Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale di Eric J. Leed edito da Il Mulino

Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale

Editore:

Il Mulino

Traduttore:
Falcioni R.
Data di Pubblicazione:
29 gennaio 2004
EAN:

9788815096357

ISBN:

8815096353

Pagine:
308
Formato:
rilegato
Argomenti:
Prima Guerra Mondiale, Psicologia sociale, di gruppo o collettiva
Acquistabile con la

Descrizione Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale

Fra il 1914 e il 1918 la grande guerra produsse mutamenti profondi: sul piano politico, economico, sociale, culturale, come pure sul piano più privato delle coscienze individuali. La sensibilità e il mondo interno di coloro che all'esperienza bellica parteciparono direttamente vennero scardinati: costretto per la prima volta dal predominio della tecnologia a una guerra prolungata e statica, chiuso nelle trincee, il soldato vede frantumarsi la propria identità in una disgregazione destinata ad avere pesanti ripercussioni nel dopoguerra. All'interno della propria personalità egli vede scavarsi un vuoto, una sorta - appunto - di "terra di nessuno" psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentano nevrosi, claustrofobie, fantasie di volo che ridanno forza al mito di Icaro: l'aviatore diviene colui che può dominare il teatro di guerra, facendosene spettatore privilegiato. Attraverso gli apporti di antropologia, sociologia e psicologia, e le testimonianze dei combattenti, Leed rilegge in modo originale e innovativo l'"evento guerra", visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni, memoria.

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5 di 5 su 1 recensione

Molto interessanteDi P. Sabrina-23 settembre 2010

La Grande Guerra non ebbe questo appellativo soltanto per l'estensione del conflitto, ma anche per i suoi effetti psicologici e sulla percezione individuale e collettiva. Questo libro ricostruisce l'immaginario mentale del soldato in trincea, le sue fantasie, le fobie, e le conseguenze che le condizioni della guerra contemporanea ebbero sulla psiche dei reduci. Un classico della storiografia, ma anche un libro piacevole da leggere.