Un tempo di sangue e di rose. Pensare la morte nel Medioevo cristiano di Jean-Claude Schmitt edito da EDB
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Un tempo di sangue e di rose. Pensare la morte nel Medioevo cristiano

Editore:

EDB

Collana:
Sguardi
Traduttore:
Massa F.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2015
EAN:

9788810555477

ISBN:

8810555473

Pagine:
56
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia d'Europa, Storia medievale
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Descrizione Un tempo di sangue e di rose. Pensare la morte nel Medioevo cristiano

Nel Medioevo cristiano la morte è onnipresente. Il primo motivo strutturale è di ordine demografico e riguarda l'estrema fragilità dell'esistenza umana nelle società dell'Ancien Régime. Il secondo è rappresentato dal cristianesimo e dalla centralità della morte e della risurrezione di Gesù. I defunti sono continuamente presenti nella preghiera dei vivi e nel paesaggio rurale e urbano, in particolare nei luoghi in cui la giustizia innalza le forche e nei cimiteri, spazi fisici e simbolici che consentono la nascita dei villaggi. La pietà dei laici e, in particolare, delle donne di alto rango si dota di un nuovo testo di preghiera, il Libro delle ore, che permette di rivolgersi alla Vergine, al Cristo della Passione e alla Trinità, ma soprattutto di meditare sulle "ore della morte", sempre evocate. Anche il testamento diviene un obbligo di natura spirituale, oltre che giuridica: regola la successione in favore delle persone più vicine, serve a chiedere perdono a coloro a cui si è fatto torto e permette di fare un'ultima volta e massicciamente la carità ai poveri e ai malati.

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