Tamangur

l'esordio in prosa della più importante poetessa engadinese vivente. Un romanzo sulla relazione tra una nonna e la nipote nel magico paesaggio dell'Engadina. Leta Semadeni ci parla di Tamangur, il paradiso dei cacciatori. La morte del nonno ha lasciato la nonna da sola con la nipote, anche lei tormantata dalla morte del fratellino annegato nella corrente del fiume. Vivono una vita ripetitiva: cucinano, fanno il bucato e qualche volta ricevono ospiti, senza separarsi mai. Vivono in un piccolo paese stretto tra i fianchi delle montagne, popolato da capre altezzose, personaggi strambi e spazzacamini sinistri. Tamangur, la foresta di pini cembri più alti d'Europa, si staglia lì vicino al paese, a due passi dal cielo, e la gente del luogo crede sia la dimora del regno dei morti. Leta Semadeni con questo libro racconta istantanee di vita quotidiana in brevi capitoli, portando il lettore a vedere il mondo attraverso gli occhi della bambina rimasta senza il nonno e il fratellino, con parole disarmanti e fantastiche, oltre che definitive.