La struttura dell'iki di Shuzo Kuki edito da Adelphi
libro più venduto
Alta reperibilità

La struttura dell'iki

Editore:

Adelphi

Collana:
I peradam
Edizione:
3
A cura di:
G. Baccini
Data di Pubblicazione:
5 ottobre 1992
EAN:

9788845909337

ISBN:

8845909336

Pagine:
182
Formato:
brossura
Acquistabile con o la

Descrizione La struttura dell'iki

«"Lei conosce il conte Kuki Shuzo. Ha studiato molti anni con Lei". "Rivolta al conte Kuki rimane la mia memoria riconoscente"». Con queste parole, che si leggono in un celebre libro di Heidegger, si può dire che affiori l'esistenza di Kuki Shuzo in Occidente e lì rimanga sospesa, come il miraggio di un orientale «dal cuore limpido e fine» che capiva il pensiero occidentale meglio degli Occidentali. Eppure Kuki Shuzo è esistito - e la sua storia travagliata e romanzesca va ben oltre quell'immagine, come mostra questo libro, che è il libro della sua vita. «"Tutto il suo pensare era rivolto a ciò che i Giapponesi chiamano iki". "Ciò che questa parola dice ho potuto solo presagirlo da lontano nelle mie conversazioni con Kuki"» aggiunge Heidegger. Forse perché Heidegger non poté leggere il trattato di Kuki sull'iki, qui per la prima volta tradotto. E forse all'origine di questo libro vi è proprio la difficoltà provata da Heidegger. Una difficoltà, pensò Kuki, analoga a quella che deve affrontare chiunque tenti di tradurre il termine essere, fondamento del pensiero occidentale, in giapponese. Ma la parola essere si incontra in Parmenide, mentre la parola iki appartiene al gergo delle geishe. Già qui si accenna sottilmente il divario Oriente-Occidente. Che cos'è dunque l'iki? Nel Giappone del periodo Bunka-Bunsei (1804-1830), questa parola veniva usata per definire l'ineffabile fascino della geisha, il suo stile sprezzante ma accattivante, ammiccante ma riluttante, improntato a sensualità e rigore, inflessibilità ed eleganza. Kuki circumnaviga ogni accezione dell'iki, filtrando la parola con uno sguardo che ne individua i tratti distintivi nella seduzione, nell'energia spirituale e nella rinuncia; la colloca in un sistema estetico rigoroso; ne scopre le tracce nell'acconciatura, nell'incedere, nei gesti e nelle posture della geisha; nei motivi decorativi a righe verticali, nel colore marrone, nell'architettura della casa da tè, nella musica per shamisen. Capire l'iki è come percepire la fragranza di un'intera civiltà. E forse ci aiuta anche a capire l'essere per un'altra via.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 19.00€ 20.00
Risparmi:€ 1.00(5%)
Disponibile in 4-5 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro La struttura dell'iki
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
1 di 5 su 1 recensione

La struttura dell'ikiDi m. teresina-14 febbraio 2011

Ho subito inserito nella mia black list queste tanto lunghe quanto inutili pagine e scommetto che una volta letto non lo dimenticherete più e starete ben attenti a non ripetere l'errore. Purtroppo Kuki Shuzo lascia il lettore con la sensazione di avere intravisto un barlume di verità, ma di non poterla possedere, tutto ciò è molto "iki", ma preferisco rivedere i miei appunti su Heidegger, o meglio ancora su Jaspers, piuttosto che inseguire le fantasie di un languido dandy vissuto fuori tempo. Oppure sfogliare il volume della Taschen sulla pittura giapponese, immaginando una casa sullo stile di quella di Des Esseintes, virata nei colori dell'Oriente, con tanto di organo a bocca e stampe preziose, il che è decisamente "iki", sebbene l'autore, se fosse vivo, screditerebbe quest'affermazione in quattro astruse righe, verticali ovviamente, perché le righe verticali sono "iki" assai.