Stabat mater
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi tascabili. Scrittori
- Data di Pubblicazione:
- 28 luglio 2023
- EAN:
9788806246860
- ISBN:
8806246860
- Pagine:
- 176
- Formato:
- brossura
Trama Stabat mater
È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine. Cecilia si alza di nascosto dal letto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte pur vivendo da recluse. Le cose cambiano quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. Si chiama Don Antonio, è un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. La sua carriera è agli esordi, non è ancora diventato il grande Vivaldi. Con una nuova postfazione dell'autore.
Recensioni degli utenti
Stabat Mater-31 maggio 2012
Intenso lo stile linguistico, l'atmosfera che si crea durante la lettura è abbastanza triste, la storia in sè lascia un po' scossi... Mi è piaciuto molto il legame con la musica. Si legge in poco tempo perchè è breve, ma non per questo è di immediata comprensione. Mi aspettavo di meglio da un Premio Strega, ma consiglio di leggerlo per una curiosità personale.
Insomma...-11 marzo 2012
Stabat Mater è un libro abbastanza strano... Non è molto facile da capire, anche se è piccolo non sono riuscita a finirlo velocemente, anzi... Come ho letto nelle precedenti recensioni, è stato molto sopravvalutato e anche se ha vinto il premio Strega non è niente di straordinario. I pensieri della protagonista sono troppo tristi...
Sopravvalutato-28 febbraio 2012
Per la copertura mediatica che ha avuto mi aspettavo di più. Per quanto il libro sia piccolo ci ho messo parecchio a leggerlo a causa della pesantezza delle sue pagine. La ricerca della protagonista di se stessa si rivela infruttuosa nonostante sia il tema centrale del romanzo. Il finale mi ha colpita (non in positivo)
Lirico-14 febbraio 2012
Vincitore del premio Strega si lascia leggere nonostante una verbosità ben oltre sopra la norma, la storia parte da una passione, quella per il grande compositore Vivaldi. Le sue note si percepiscono durante tutto il racconto e trovano una collocazione ben precisa nella storia, perché legate al movimento delle mani della protagonista, che vive la musica come fosse aria. Questo romanzo (quale classificazione scegliere... Poetico? Simbolico? Di formazione? D'amore? ) racconta il lungo percorso di Cecilia alla ricerca di se stessa, della madre, del bene e del male, della morte e della vita, della musica e del rumore, dell'immaginazione e degli obblighi. Al termine del racconto troverà tutto e non troverà niente, scommetterà su stessa perdendo tutto, ma solo dopo essere passata attraverso la morte dell'innocenza, attraverso un esercizio di grafomania catartica, attraverso la disobbedienza, attraverso la scoperta del suo essere e del suo voler essere donna.
Per me-27 luglio 2011
Ha ricevuto davvero assai di più di quanto non avesse seminato né tantomeno meritato questo romanzo osannatissimo - ma anche discusso - all'interno del quale non sono riuscito a trovare nessuno stimolo, nessuno spunto di riflessione, nessuna emozione. Sinceramente, non lo consiglierei a nessuno. Mi sa di occasione perduta, peccato.
Stabat mater-22 luglio 2011
Mi aspettavo decisamente di più, visto che è un romanzo che è stato osannato da più parti. Più che un romanzo un racconto lungo, suggestive le atmosfere debole la storia, tema a cui un professore di lettere avrebbe dato un bel 9 e mezzo. Da una storia mi aspetto ben altre emozioni, in ostanza è bocciato.