Spiritualità e cultura a Napoli nell'alto Medioevo

L'Occidente non finisce a Roma e non comincia da Roma. È con questo titolo, che potrebbe sembrare polemico e che è senza dubbio suggestivo, che si sarebbe tantati di presentare questo volume. Senonché la polemica, drammatizzando eccessivamente alcuni aspetti del problema, andrebbe ben oltre l'intendimento dell'autore. Tuttavia, poiché talvolta le cose (o i risultati) trascendono le intenzioni delle persone, il presente lavoro può avere - magari indirettamente - il significato di un invito pacato agli studiosi a estendere il loro campo di ricerca oltre Roma e Montecassino e a considerare con maggiore interesse l'influsso dell'Oriente bizantino e delle correnti culturali dell'Africa mediterranea sulla cultura dell'Occidente.In ogni modo l'autore, nel delineare il quadro della cultura napoletana nell'alto Medioevo, ha cercato di rendere nei loro termini essenziali gli orientamenti della spiritualità di quel tempo. Muovendosi con grande circospezione sul terreno della più sicura documentazione, egli ha tentato di far rivivere nella loro più varia umanità alcune figure di quei tempi lontani, badando tuttavia a cogliere, più o oltre che gli aspetti di questa o di quella personalità, i caratteri distintivi di quell'epoca nel loro formarsi e giungere (o non) a maturazione.