Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo di Mario Calabresi edito da Mondadori

Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
8 maggio 2007
EAN:

9788804568421

ISBN:

8804568429

Pagine:
131
Formato:
brossura
Argomento:
Terrorismo, lotta armata
Acquistabile con la

Descrizione Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo

È la mattina del 17 maggio 1972, e la pistola puntata alle spalle del commissario Luigi Calabresi cambierà per sempre la storia italiana. Di lì a poco il nostro paese scivolerà in uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti "anni di piombo", "la notte della Repubblica". Quei due colpi di pistola però non cambiarono solo il corso degli eventi pubblici, ma sconvolsero radicalmente la vita di molti innocenti. La storia dell'omicidio Calabresi è anche la storia di chi è rimasto dopo la morte di un commissario che era anche un marito e un padre. E di tutti quelli che hanno continuato a vivere dopo aver perso la persona amata durante la violenta stagione del terrorismo. Mario Calabresi, oggi giornalista di "Repubblica", racconta la storia e le storie di quanti sono rimasti fuori dalla memoria degli anni di piombo, l'esistenza delle "altre" vittime del terrorismo, dei figli e delle mogli di chi è morto: c'è chi non ha avuto più la forza di ripartire, di sopportare la disattenzione pubblica, l'oblio collettivo; e c'è chi non ha mai smesso di lottare perché fosse rispettata la memoria e per non farsi inghiottire dai rimorsi. La storia della sua famiglia si intreccia così con quella di tanti altri (la figlia di Antonio Custra, di Luigi Marangoni o il figlio di Emilio Alessandrini) costretti all'improvviso ad affrontare, soli, una catastrofe privata, che deve appartenere a tutti noi.

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Gli anni di piombo di chi li ha subiti Di S. Paolo-15 agosto 2012

Non uccideva a caso il terrorismo politico: le sue vittime erano i più pericolosi perché i migliori. E quando si eccelle nello svolgimento della propria attività, che sia professionale, politica, sindacale, universitaria, o magari di polizia, si è migliori anche nella vita privata. E si trasmette questo essere speciali anche a chi ci sta intorno, alla famiglia per prima. Si avverte questa "specialità" nelle famiglie delle vittime del terrorismo di cui ci parla Mario Calabresi, la propria in particolare, ma non solo. Persone che per situazioni e motivazioni assurde si sono trovate private per sempre del loro affetto e che però, pur ovviamente non accettando la situazione, mostrano una dignità e una serenità che sono quasi sconcertanti, specialmente se confrontati al comportamento dedito talvolta all'apparire ed al partecipare di chi ha provocato i loro lutti. Una piccola opera assolutamente da consigliare, in particolar modo a chi è troppo giovane per aver vissuto quegli anni.

Una storia veraDi L. Valentino-5 marzo 2011

Il libro del direttore de "La Stampa" racconta la storia delle famiglie che hanno subito le stagioni degli anni di piombo. Attraverso la sua storia personale, porta a conoscenza il lettore, di altre storie simili alla sua, poco note anche ai più informati.

Il terrorismo visto con gli occhi di una vittimaDi A. Anna-26 novembre 2010

L'autore racconta la sua personale esperienza di figlio di una vittima del terrorismo e di quella dei suoi familiari. Ho trovato il racconto coinvolgente e commevente ma un po' ripetitivo. Comunque mi sento di consigliarne la lettura anche e soprattutto e tuti coloro che non hanno vissuto quegli anni e, talvolta, ne ignorano del tutto l'esistenza: siamo come siamo anche per colpa o grazie a quello che accadde allora. E' bene non dimenticare.