Sparizioni di Ake Smedberg edito da Guanda

Sparizioni

Editore:

Guanda

Traduttore:
Giorgetti Cima C.
Data di Pubblicazione:
2003
EAN:

9788882465247

ISBN:

8882465241

Pagine:
246
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Trama Sparizioni

John Nielsen è un giornalista free-lance quarantenne dal passato turbolento che vive con il suo cane alla periferia di Stoccolma. Per lavoro viene incaricato di scrivere degli articoli su casi di cronaca del passato riguardanti persone scomparse in maniera più o meno misteriosa. L'articolo conclusivo, quello che dovrebbe rappresentare il clou della serie, ha per tema un caso risalente a trent'anni prima e mai risolto: la scomparsa di una ragazza a Bräcke, una tranquilla cittadina della Svezia centrosettentrionale. L'articolo mette in moto una serie di eventi imprevedibili, e Nielsen si trova a confrontarsi con una storia che non è un semplice caso di sparizione.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 1 recensione

SparizioniDi B. Salvo-10 agosto 2011

Mi sa che l'unica cosa a sparire sarà la pazienza del lettore dopo poche pagine, né la vicenda né i personaggi sono mai riusciti a calamitare la mia attenzione. E' un cold case che viene riportato all'attenzione dell'opinione pubblica e degli investigatori a distanza di trent'anni dall'omicidio, quando un giornalista free-lance inizia a pubblicare degli articoli in merito e soprattutto nel momento in cui uno scheletro sepolto viene riportato alla luce da un misterioso personaggio che immediatamente scompare senza lasciar traccia. La cosa che mi ha deluso è stata soprattutto l'architettura della trama, quasi inesistente; mancano proprio gli indizi, le scoperte investigative (mancano le investigazioni, direi), i passi avanti o le false piste, esiste solo una narrazione lenta portata avanti sui due piani del giornalista e del misterioso colpevole. Nessuna delle vicende ripercorse né quelle del giornalista hanno abbastanza pathos da tener desta l'attenzione, nessun personaggio mi è parso degno di essere ricordato, mancano le atmosfere ovattate tipiche di altre letture scandinave. Credo che dimenticherò piuttosto presto questa lettura, per forza di cose si scolorirà nella mente. La cosa positiva è una bella traduzione dallo svedese di Carmen Giorgetti Cima (traduttrice anche dell'ottimo Nesser), che mi pare molto superiore qualitativamente al traduttore di Mankell, Puleo. Lei sì che traduce in un ottimo stile, rispettando il ritmo spezzato e irregolare evidentemente impostato dall'autore. Mi sono addormentata a tre pagine dalla fine, direi che potrebbe bastare questo a riassumere degnamente la poca attrattiva della vicenda, e la soluzione (a mio avviso, parziale) è davvero facilmente intuibile senza sforzo.