Sparire... anche solo per un po' di Daniela Mannoli edito da Youcanprint

Sparire... anche solo per un po'

Editore:

Youcanprint

Data di Pubblicazione:
2019
EAN:

9788831612449

ISBN:

8831612441

Pagine:
90
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con o la

Trama Sparire... anche solo per un po'

Il diario di una donna: figlia, sorella, moglie, madre. Per contrastare le amarezze della vita di tutti i giorni, la protagonista s'inventa un mondo ideale, parallelo. Riuscirà a resistere alle sferzate del vento con questo stratagemma? Riuscirà a restare a galla cercando la forza dentro di sé? Lo scoprirete pagina dopo pagina.

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Sparire... Anche solo per un po'Di M. Daniela-26 giugno 2021

Lasciare tutto e andarsene. Chi nella vita non ha desiderato almeno una volta sparire? Sparire per non sentire il dolore, quel dolore che si spande dalla mente e dal cuore. È il dolore emotivo il vero protagonista di questo racconto (in prosa e in versi) di Daniela Mannoli,  Sparire anche solo per un po, in cui lautrice pittrice di talento ma anche scrittrice mette in scena una storia che tante donne hanno conosciuto assai bene, perché lhanno vissuta sulla propria pelle, specie le donne delle generazioni precedenti, le nostre mamme e nonne, e risalendo ancor più il crinale del tempo, in una memoria collettiva intrisa di sacrificio e di amore misconosciuto. Donne che hanno inseguito la libertà legandosi per sempre, scrive lautrice. Ed è qui il focus e la verità delle cose. Perché questa libertà raggiunta erroneamente col matrimonio non ha portato felicità, poiché basata su unillusione. Daniela Mannoli ci presenta la storia di una donna come tante, che a sessantanni per compensare le amarezze si inventa un mondo ideale, parallelo, che vive nel sogno, e in questo mondo cè lamore che lei ha sempre sognato, cè la bellezza, la tenerezza, la passione, la delicatezza a cui da sempre anela il suo cuore. Mentre il presente è grigio e rancoroso come il rapporto contraddittorio, pulsionale, di odio e amore, che ha con luomo che le vive accanto ormai da anni, senza slanci, se non quelli di cui volentieri si farebbe a meno di costanti e noiose baruffe verbali che feriscono il cuore, parole lanciate come lame, offese buttate come porte in faccia. Lei, la protagonista,  crede ancora nelle favole, come le dice lui un po beffandola, e non ha torto a dirlo, perché pensare che un ranocchio si trasformasse in un principe al suo fianco è per lappunto unillusione della mente, un errore cognitivo della gioventù. Illusione in cui sono cadute (e cadono ancor oggi) tante donne, pagandone tutte le conseguenze. Una storia emblematica, scritta molto bene, che la Mannoli racconta con sensibilità, piccoli tocchi di ironia e intelligenza, in una lingua colloquiale ma anche intensamente lirica, con pennellate lievi, che si fa leggere volentieri e che lascia semi di riflessione in fondo allanima. Se potessimo vivere fin che ne abbiamo voglia e spegnerci quando siamo stanchi. Sparire anche solo per un po. Scivolare nellombra di una quercia in una notte di luna piena e poi tornare dai petali di un fiore che sbadiglia allalba. Chi non lo ha desiderato almeno una volta nella vita? Perché a un certo punto la vita si assottiglia, le giornate sono piene, ma allo stesso tempo vuote, e il tempo nella sua inesorabile marcia porta via con sé persone amate, i genitori, una sorella assai rimpianta, e sembra restare solo cenere. Un dritto e un rovescio così la vita un dritto e un rovescio. Ogni tanto cade una maglia. E rimane un vuoto. Nel lago dei ricordi naviga la malinconia. Giovinezza e amore appartengono a unaltra dimensione, quella del sogno, quel mondo parallelo che la protagonista vive di notte e nel quale si riconcilia con se stessa. Perché in realtà tutta la rabbia che ha dentro, tutto il rancore e tutto il dolore che da anni proietta nel suo rapporto con marito e figli sono solo lo specchio di un non riconoscimento, di un non darsi il nutrimento emotivo necessario aspettando che questo le arrivi sempre dagli altri. Mentre sappiamo che non è così, che questo deve venire da noi, che la verità delle cose è in quel rispetto che prima di tutto bisogna dare a se stesse, ed è necessario per lei dare voce a quella bambina interiore che la ricontatta nei sogni e che lautrice protagonista e ciascuna di noi deve imparare a far vivere realmente e ad agire nella propria vita.