La spada del lupo. La leggenda del Cavaliere Rosso

David Gilman ci conduce in una nuova storia di cavalieri e spade, ambientata nell’Inghilterra di Edoardo III. “La spada del lupo. La leggenda del Cavaliere Rosso” inizia infatti in Inghilterra nel 1346 e ci porta in una piccola bottega dove si forgia la pietra. Qui Thomas Blackstone è il più bravo degli scalpellini, nonostante la sua giovane età, il ragazzo ha capito molte cose della vita lavorando con la pietra e tirando con l’arco. Puntando la freccia con gli occhi serrati, attenti e precisi, Thomas ha capito che non potrebbe mai uccidere. Proprio per questo, quando viene accusato ingiustamente, dalle guardie reali, di un omicidio che non avrebbe mai potuto commettere, decide di accettare il ricatto impostogli per salvarsi la vita e di entrare così nell’esercito di Edoardo III. Thomas infatti ha un tiro preciso, è agile e abile in tutto e il capitano dei soldati ha capito che può essere molto utile per difendere l’Inghilterra dall’imminente invasione della Francia. La guerra è atroce e il giovane scalpellino dovrà lottare soprattutto per mantenere intatto il suo onore e la sua dignità. Mentre la battaglia di Crecy sta per arrivare e i soldati devono prepararsi come al conflitto più importante da affrontare, Thomas troverà amici e nemici nel suo cammino, pronti a tradirlo e a tendergli la mano e forse anche l’amore, quello vero, farà capolino, tra la battaglia e il sangue. “La spada del lupo. La leggenda del Cavaliere Rosso” di David Gilman è un ritratto dell’Inghilterra del milletrecento e di sentimenti universali che non variano con il passare dei secoli.