Il sorriso etrusco di Sampedro José L. edito da Net

Il sorriso etrusco

Editore:

Net

Collana:
Narrativa
Traduttore:
Maneri G.
Data di Pubblicazione:
aprile 2006
EAN:

9788851522971

ISBN:

8851522979

Pagine:
279
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Trama Il sorriso etrusco

Salvatore, vecchio contadino calabrese ed ex partigiano, non ha mai dovuto chiedere nulla a nessuno. Gravemente malato, si à lasciato convincere a farsi curare a Milano, ospite del figlio. Per lui, che ha vissuto seguendo regole immutabili e antiche tradizioni, la città è un mondo sconcertante e ostile. Perfino suo figlio gli appare ormai come un estraneo, debole e succube della nuora. Ma la nuova realtà regala a Salvatore una gioiosa scoperta, il nipotino Bruno. Tra i due nasce una complicità sempre più tenera e stretta che si risolve in un dialogo fra speranza e saggezza, grazie al quale il vecchio partigiano ritroverà una dimensione affettiva a lungo negata.

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4 di 5 su 3 recensioni

Il nonno angelo custodeDi E. Maria Letizia-2 aprile 2011

La tenera e simpatica storia di un nonno e di un nipotino ancora troppo piccolo per comprendere l'amore che quello gli porta fin dalla sua nascita. Il nonno è l'angelo custode, che veglia su di lui come fosse la sua missione e sogna l'uomo che il suo piccolo Bruno potrà diventare se crescerà, anche grazie a lui, senza paure. Coglie alcune contraddizioni della nostra società, rappresentando il contrasto tra la Roma storica e la Milano contemporanea.

Da leggere!Di E. Lorenza Valeria-9 dicembre 2010

A mio avviso, è un'opera tenera e bellissima, brillante e commovente al tempo stesso, per nulla banale o scontata. L'autore, spagnolo, ha scelto l'ambientazione italiana, da cui possono essere derivati degli equivoci, trascurabili e che non tolgono valore a questa espressione pura di sentimenti che, tuttavia, non si tramuta in sentimentalismo ed è, invece, divertente e movimentata.

Consigliato, ma...Di C. Lia-4 dicembre 2010

Una storia dolcissima e commovente che tuttavia presenta un errore macroscopico. Più volte il protagonista ribadisce che il dialetto del suo paese è la vera lingua e disprezza l'italiano "della radio e della televisione". Eppure lo scrittore cosa fà? Fà parlare il suo personaggio in un italiano pressochè perfetto e inserisce qua e là qualche parola in dialetto catanzarese giusto per calarlo nella parte. Per chi è cresciuto in questa realtà e la conosce un minimo appare come una presa in giro. Non si può apprendere il linguaggio di una terra studiandolo solo sui libri.