Solo per giustizia di Raffaele Cantone edito da Mondadori

Solo per giustizia

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2010
EAN:

9788804595649

ISBN:

8804595647

Pagine:
354
Formato:
brossura
Argomenti:
Criminalità organizzata, Potere giudiziario
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Solo per giustizia

Il racconto del giudice Cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: ripercorrendo la sua esperienza, Cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l'avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un'evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto. Quella che gli fa trattare con la medesima professionalità e dedizione le vicende di un anziano signore che si rivolge alla giustizia per la tragica morte del figlio dovuta a un caso di malasanità e le sofisticatissime indagini condotte insieme al Ros per arrivare alla cattura di Michele Zagaria, la primula rossa dei Casalesi. Ma l'amaro realismo di queste pagine finisce per evidenziare come l'universo camorrista abbia confini ben più estesi e radici ben più profonde dei vertici di qualche clan. Per cui, fino a quando ci saranno politici, funzionari, imprenditori, uomini delle forze dell'ordine e liberi professionisti corrotti, conniventi o sottomessi, la camorra resterà come un'idra cui la giustizia può tagliare una o qualche testa che subito ricresce, mentre coloro che vi si oppongono individualmente sono votati a un pericoloso destino di isolamento.

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4 di 5 su 6 recensioni

Solo per giustiziaDi c. lello-19 maggio 2011

Le diverse recensioni negative che ho letto non rendono giustizia a questo scritto. Alcuni lo accusano di essere terribilmente noioso, pedante e autocelebrativo (è praticamente un genio del diritto, avrebbe avuto senso nascondersi dietro una falsa modestia? ). Personalmente l'ho trovato dotto quanto basta, interessante, toccante e dolorosamente amaro. Cantone racconta tutto, senza peli sulla lingua e senza troppi scrupoli, apre al lettore la possibilità di conoscere un mondo di cui spesso si sente parlare solo velocemente alla tv. E' stato un ottimo modo per approfondire la conoscenza del funzionamento della magistratura e delle direzioni distrettuali antimafia. Una bellissima lettura per chi ama il diritto in tutta la sua essenza.

La giustizia come passioneDi C. Roberto-15 aprile 2011

Rideranno, quelli che sono abituati a pensare alla magistratura semplicemente come ad una casta burocratica tiratardi, se dico che tra i magistrati si annidano alcuni tra i migliori intellettuali del nostro tempo. Cantone è uno di questi: capaci di analizzare la realtà, anche se attraverso il loro difficile e ingrato compito di giudicare le storture della società (di cui la camorra ne è l'espressione più cruenta), e di insegnare e testimoniare una passione civile di cui dovremmo essere loro grati.

Solo per giustiziaDi F. Benito Maria Emanuele-29 marzo 2011

Conoscevo già la fama di questo autore, e non sono stata smentita. Cantone ripercorre tutta la sua esperienza professionale, mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza con vocazioni da avvocato penalista sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe. Più volte minacciato e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari racconta con tranquillità e senza falsa modestia la sua personale evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto. Ho letto diverso recensioni negative di questo libro. Alcuni lo accusano di essere terribilmente noioso, pedante e autocelebrativo (è praticamente un genio del diritto, avrebbe avuto senso nascondersi dietro una falsa modestia?). Personalmente l'ho trovato dotto quanto basta, interessante, toccante e dolorosamente amaro. Cantone racconta tutto, senza peli sulla lingua e senza troppi scrupoli, apre al lettore la possibilità di conoscere un mondo di cui spesso si sente parlare solo velocemente alla tv. E' stato un ottimo modo per approfondire la conoscenza del funzionamento della magistratura e delle direzioni distrettuali antimafia. Una bellissima lettura per chi ama il diritto in tutta la sua essenza.

A contatto con la giustizia!Di C. Graziano-15 febbraio 2011

Raffaele Cantone, magistrato partenopeo, parla della sua esperienza nella DIA (Direzione distrettuale antimafia) di Napoli. Il libro parte dall'ultimo giorno nella DIA, ripercorrendo tutte le varie tappe della sua carriera. La storia di un uomo di diritto che con il suo senso del dovere ci spiega come sia difficile agire secondo giustizia.

Solo per giustiziaDi M. Francesco-2 ottobre 2010

E' un libro profondamente personale e proprio per questo di altissimo valore civile. E' una lettura obbligatoria per chiunque voglia capire lo sconcertante potere delle mafie, ma anche apprezzare meglio l’impegno dei molti uomini che, per senso di dovere e con grandi sacrifici, continuano a far funzionare nel nostro difficile paese lo stato di diritto.

Il coraggio della giustiziaDi l. clara-7 luglio 2010

Una Gomorra più personale e discorsiva e più esatta, anche perché l’autore ha partecipato direttamente a molte delle indagini citate da Saviano. Il saggio ripercorre in prima persona la vita professionale e umana dell’autore, dagli studi alla scelta di entrare in magistratura anziché diventare avvocato, attraverso le tante indagini, gli omicidi, le minacce. Fulcro della storia è la svolta della vita del magistrato al passaggio dalla direzione antimafia alla cassazione. Sentito ed emozionante, carico di passione civile.