Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo
- Editore:
Mondadori Bruno
- Collana:
- Ricerca
- Data di Pubblicazione:
- 19 aprile 2012
- EAN:
9788861596702
- ISBN:
8861596703
- Pagine:
- 192
- Formato:
- brossura
Descrizione Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo
L'affermarsi del nuovo discorso capitalista ha comportato, secondo Jacques Lacan, una profonda ridefinizione della norma sociale - non più centrata sulla disciplina e sull'inibizione dei desideri ma, al contrario, sul loro rivolgimento dentro un maniacale e autistico godimento consumistico. Posto di fronte all'erosione dell'ordinamento simbolico e all'assottigliarsi del legame sociale, il soggetto è sembrato perdere il proprio orientamento etico. Lo smarrimento del soggetto è allora il frutto dell'inesorabile, ma anche problematica, crisi della modernità e del suo principale istituto sociale, il lavoro. Se lo scenario post moderno appare quindi gravido di drammatiche criticità, al contempo esso mostra inedite e inaspettate opportunità. L'inquietudine che attraversa il nostro tempo non deve condurci necessariamente a un atteggiamento di rassegnata e sterile denuncia del presente o, peggio, verso istanze di recupero nostalgico di verticali strutture normative e societarie. Si tratta al contrario, sostiene con convinzione l'autore del volume, di aprirsi alla contingenza giocando fino in fondo la scommessa che ha come posta principale l'invenzione di nuove istituzioni democratiche e l'inaugurazione di prassi sociali che siano adeguate alla portata del cambiamento epocale che ci attende. Prefazione di Massimo Recalcati.
Recensioni degli utenti
Dialogo fra sociologia e psicoanalisi-25 novembre 2013
Testo originale e innovativo che, partendo dalla concezione bimodale della soggettività (secondo la quale l'individuazione e la formazione del soggetto sono da intendersi e concepirsi sempre come individuali e collettive allo stesso tempo) , opera un dialogo fra sociologia e psicoanalisi. Il passaggio cruciale dalla economia fordista alla economia post-fordista viene interpretato quale passaggio dalla paranoia alla schizofrenia. Le due tesi principali del saggio, ovvero la constatazione del progressivo tramonto della società moderna (ed il conseguente smarrimento del soggetto) e la necessità di analizzare il presente focalizzandosi sulle radicali trasformazioni delle configurazioni che il potere ha assunto nella società contemporanea, sono esposte grazie ad un dotto e fecondo dialogo con molti grandi pensatori moderni e contemporanei. Su tutti spicca l'influenza di Zygmunt Bauman e di Jacques Lacan.