Smalti tedeschi WW2. Dalla collezione di riutilizzi bellici Zama
- Editore:
GRB-ANER
- Collana:
- Linea gotica
- Data di Pubblicazione:
- 2020
- EAN:
9788894336528
- ISBN:
8894336522
- Pagine:
- 32
- Argomenti:
- STORIA DELL'ARTE: STILI ARTISTICI, Restauro e conservazione delle opere d'arte
Descrizione Smalti tedeschi WW2. Dalla collezione di riutilizzi bellici Zama
La principale differenza fra i riutilizzi bellici italiani del secondo dopoguerra e quelli tedeschi, sta nella realizzazione soprattutto artigianale dei primi ed in quella pressoché interamente industriale dei secondi. In Italia ogni oggetto è differente dall'altro per pesi e misure. Le nostre opere del dopo guerra erano frutto di un infinito genio italico dove fantasia e manualità si sovrapponevano. I riutilizzi tedeschi invece sono quasi tutti smaltati, alcuni prima forgiati e poi smaltati. Furono trasformati e prodotti fra giugno 45 e la primavera del 1947 dalle industrie belliche locali, riconvertite a produzione civile. Materia prima erano i prodotti bellici tedeschi pronti per il fronte, ma rimasti nei magazzini al termine della seconda guerra mondiale. Le presse e gli stampi venivano modificati per tagliare le falde degli elmetti in acciaio e trasformarli in scolapasta! Oppure i proiettili dei "panzerfaust "venivano trasformati in bollitori, tazze, caffettiere, imbuti e mestoli. Altro esempio fu la modifica industriale delle custodie delle maschere antigas, trasformate in brocche, caraffe, caffettiere, contenitori per il latte. Prima guida pubblicata fuori dalla Germania.