Skutari. Amori e maledizioni

Skutari è un grande romanzo contemporaneo in cui si coniugano epoche lontane nel tempo che viaggiano parallele all'interno del romanzo e la cui narrazione è affidata alla penna dello scrittore e alla penna del protagonista; questa duplice presenza narrativa rende di volta in volta le digressioni da un tempo storico ad un altro sempre molto appassionanti. La contestualizzazione in una dimensione storica conferisce al romanzo magnificenza e grande dignità letteraria: si percorrono nel romanzo differenti momenti storici di un'Italia meridionale in cui il tempo non ha mutato le sue consuetudini. Skutari è una lente di ingrandimento sui mali del mondo, da Skutari sporgono truci verità, orrori ineffabili, affari bestiali tanto indescrivibili quanto reali, rivelazioni, maledizioni, che generano nel lettore dal prologo all'epilogo grande trepidazione. Skutari è una finestra sul mondo da cui osservi personaggi verosimili con i loro autentici dialoghi, i monologhi, gli incontri, gli scontri attraverso cui l'autore illumina il mondo interiore, i meccanismi mentali, i processi psichici, le riflessioni consce e inconsce sulla morte, sull'amore, sulla verità, sulla fortuna, sul caos, sul tempo; questi elementi consentono al romanzo Skutari di collocarsi all'interno di grandi generi letterari, da quello storico, a quello psicologico, a quello filosofico. Lo spazio e il paesaggio nel romanzo Skutari sono affidati ad una grande maestria descrittiva: le trasposizioni simboliche di immagini si traspongono al lettore in nitide e consistenti percezioni psicosensoriali. Skutari infine è amore, oltranzistico, dà e toglie tutto, unisce e separa, amore tenero ed energico senza il quale non puoi vivere e quello per il quale potresti morire.