Descrizione La sindrome di Gertrude. Quasi un'autobiografia
"Dice Andrea Càsoli che forse non è del tutto chiaro il titolo di questo libro. Per me invece è chiarissimo. Ovvio: la sindrome di Gertrude è quella che ha portato la Signora in questione, meglio nota come monaca di Monza, a rispondere di sì a uno che invece avrebbe fatto meglio a ignorare. Per passione, per noia, per ribellione, per curiosità, per sfinimento, perché sapeva resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Ecco, io più o meno funziono così: quando mi chiedono qualcosa, tendo a rispondere di sì. L'idea che a qualcuno possa interessare un libro su di me, detto tra noi, continua un po' a turbarmi. Però in fondo mi piace, e anche tanto, e mi lusinga un po', anzi parecchio. A patto, naturalmente, che sia chiaro in partenza ciò che questo libro non è e non vuole essere: niente agiografia, niente pettegolezzo, niente eccesso di autoreferenzialità; piuttosto il gusto di provare a raccontare quella sorta di molteplicità che ha finito per caratterizzare la mia vita. Dunque, in sintesi (quella di Càsoli: io ne sono priva), in questo libro racconterò di carcere e cinema, scarpe e solidarietà, teatro e teiere, musica e memoria, doppiaggio e diritti civili; ma anche di musicisti, attrici, cantanti, scrittori, poetesse, stilisti (wow!), soubrette, registi, chirurghi, e soprattutto di quegli esseri di sovrumana generosità che vanno sotto l'etichetta riduttiva di "pubblico". In questo libro ci siete anche voi, con me. Parola di Gertrude."
Recensioni degli utenti
Libro divertente ma anche ricco di spunti -5 dicembre 2010
Per certi versi la Gertrude sono un po' anch'io, che mi barcameno tra un impegno e l'altro, figli, lavoro, e spesso dico di sì anche se mi costa fatica, pur di non rinunciare a cose belle e incontri che mi possono dare qualcosa. Lella Costa mi è sempre piaciuta, ma devo dire più per istinto che per altro, perché non mi sono spinta molto in là nel conoscerla. E' un peccato, credo che sia una donna poliedrica e per alcuni aspetti geniale, e decisamente spassosa e intelligente. Sono contenta di averlo letto.
Trascinante come a teatro-12 novembre 2010
Ho letto questo libro incuriosita dal titolo e sono rimasta piacevolmente sorpresa dal ritmo veloce della narrazione e dalla voce di Lella Costa che sembra di sentire tra le righe. La grande attrice ci permette di sfogliare le pagine della sua vita fornendo quadri a colori di personaggi significativi che hanno attraversato la sua esistenza. Se siete indecisi sulla lettura del libro, fatevi prendere dalla sindrome di Gertrude... E dite un sì!