Sillabari
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Biblioteca Adelphi
- Edizione:
- 3
- Data di Pubblicazione:
- 5 maggio 2004
- EAN:
9788845918643
- ISBN:
8845918645
- Pagine:
- 357
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Racconti
Trama Sillabari
Una serie di racconti brevi dedicati a sentimenti umani "essenziali" che, disposti in ordine alfabetico, compongono una sorta di dizionario. I primi racconti, da "amore" a "famiglia", uscirono sul "Corriere della sera" fra il 1971 e il 1972. Una seconda serie fu pubblicata fra il 1973 e il 1980 e nel 1984 i due Sillabari furono riuniti in un unico volume. Quei racconti controcorrente, frutto di una fulminante riduzione agli elementi primi della realtà, appaiono nitidi, assoluti, chiusi in una nervosa e brusca perfezione, capaci di evocare un intero mondo perduto. Come ha scritto Cesare Garboli, Parise "distilla la pietra filosofale del raccontare. Ma non racconta, fa qualcosa di più. Invoglia a pensare che il mondo sia raccontabile".
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Recensioni degli utenti
Sillabari-18 luglio 2011
Ecco uno tra gli autori italiani che è sempre stato sottovalutato! Questa é una sorta di "enciclopedia del 900" fatta di bozzetti e brevi storie che vogliono rappresentare altrettanti sentimenti e stati danimo. Uso la parola bozzetto non a caso perché non tutti i racconti sono dello stesso livello, a volte infatti non si va oltre alla categoria del suggestivo (usando una brutta espressione si direbbe "del carino") in altri casi la scrittura volta alta e si arriva al ritratto dambiente; vale comunque la pena per la forma inconsueta e per conoscere uno scrittore di cui si parla tutto sommato poco
Sillabari-5 luglio 2011
Un'opera sicuramente di natura poetica, malgrado la scrittura sia in prosa. Ritratti di situazioni quotidiane, di sentimenti comuni di persone comuni, stesi sulla pagina con tinte lievi, delicate... Delle letture brevi, alfabetiche, quasi un alfabeto della quotidianità della vita umana, con l'arte di uno degli scrittori veneti più grandi del 900.
Il migliore Parise?-19 marzo 2011
I Sillabari sono forse l'opera più nota di Goffredo Parise, sicuramente tra le migliori. Portati di recente anche a teatro dall'immenso Paolo Poli le brevi descrizioni riflessive, sorta di Betrachtung kafkiana all'italiana, sono momenti autentici di poesia, senza sfruttare la prosa poetica, tipica ad esempio delle prime opere del vicentino, ma forte di una capacità maestrale di potenziare le immagini e le piccole percezioni di cui quotidianità è intrisa.
Sillabari-29 ottobre 2010
E' una lettura da centellinare, da masticare a poco a poco leggendo uno, due racconti al giorno, in modo che questa specie di "dizionario narrativo dei sentimenti" accompagni chi legge il più a lungo possibile. E' un libro da tenere sempre in tasca, per tirarlo fuori quando se ne ha bisogno. Parise è uno scrittore grandissimo, lo è anche quando ammette, con candore, di essersi fermato alla lettera S semplicemente perché la poesia non c'era più.
sillabari-6 ottobre 2010
Raccontini minimali. Parise è un Carver italiano, minore. Gradevoli, leggeri, eleganti: come un bel gilet, come un aperitivo serale in una bella piazza romana. Qualche pietruzzella preziosa, qua e là. Atmosfera di un Italia malinconica e gentile che rende ancor più triste la percezione dell'Italia incattivita e senza sogni di oggi. Chiuso con il sapore della nostalgia.
