Il signore degli anelli. Le due torri

E' in questo libro, punto centrale della trilogia, che la vicenda diventa sempre più oscura. "Le due torri" comincia con la morte del secondo dei nove della compagnia dell'anello, il nobile Boromir. Da questo punto in avanti tutto sembra essere destinato a fallire: la prematura morte del saggio Gandalf, la partenza improvvisa di Frodo e Sam, la cattura di Meriadoc e Pipino inducono tristezza negli altri compagni, che tutt'altro che scoraggiati si dirigono alla ricerca di Merry e Pipino, catturati dai terribili Uruk-hai. I paesaggi che ci vengono mostrati in questo libro sono epici e mitici: la città di Edoras con il suo palazzo d'oro e le sue sconfinate praterie, Isengard sopraffatta dagli Ent; sono però presenti anche luoghi terribili, come la tana della malefica Shelob o i pericolosi acquitrini che Frodo e Sam sono obbligati a percorrere per arrivare al Nero Cancello. E' questo un libro che nelle descrizioni e nelle vicende non ha molto da spartire con La Compagnia dell'Anello, in cui l'armonia e il buon senso Hobbit facevano (ancora per poco) da padroni: è il libro centrale, non solo come collocazione ma anche come importanza.

La seconda parte di una trilogia di una delle più belle saghe fantasy di tutti i tempi. Assolutamente da leggere insieme alla visione del film.