Senza tette non c'è paradiso di Gustavo Bolívar Moreno edito da Rizzoli

Senza tette non c'è paradiso

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Nicola M.
Data di Pubblicazione:
6 giugno 2007
EAN:

9788817017275

ISBN:

8817017272

Pagine:
291
Formato:
rilegato
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Trama Senza tette non c'è paradiso

A Pereira, Colombia, dove le case hanno lenzuola colorate al posto delle tende e i giardinetti di quartiere raccolgono ogni sera pettegolezzi e piccanti confidenze, tre ragazze belle e ambiziose stanno per cambiare vita. Grazie alla loro "agente" Yésica, instancabile organizzatrice di incontri galanti, sono entrate, neppure quindicenni, nello sfavillante e festaiolo mondo dei narcos, i ricchissimi signori della droga e della città. Mentre le protette di Yésica trascorrono notti da favola nelle monumentali ville dei boss, Catalina resta a guardare. Le vede tornare a casa all'alba a bordo di macchinoni di lusso, barcollanti sui tacchi alti, cariche di soldi, storie e regali. A lei tocca invece Albeiro, il fidanzatino tanto affettuoso ma squattrinato, che da anni le regala orsacchiotti e aspetta paziente che lei gli conceda la verginità. Ma l'occasione di entrare nel giro giusto arriva anche per lei: peccato che El Titi, trafficante in ascesa dagli smodati appetiti sessuali, le preferisca nettamente una ragazza dal seno più grande. È così che Catalina scopre il segreto dell'altrui felicità: un bel paio di tette al silicone da far perdere la testa ai malavitosi più ricchi e pericolosi in circolazione. Decisa a trovare i soldi per l'intervento che le cambierà la vita e il décolleté, la ex brava ragazza dovrà affrontare ogni sorta di disavventure prima di affidarsi alle dubbie cure di Mauricio Contento, l'uomo sotto le cui mani sono passati i nasi, le natiche e i seni dell'intero jet-set di Bogotà.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 5 recensioni

ScorrevolissimoDi M. Pina-7 aprile 2011

Nonostante sia un libro scritto in modo sconvolgente, oserei dire scabroso questa lettura mi ha appassionata parecchio, infatti uno dei pregi di Bolìvar è proprio il suo rendere estremamente scorrevole l'intera narrazione, così da sopperire all'eccentricità di alcuni passaggi narrativi. Un acquisto che consiglio a chi vuole provare una storia fuori dal proprio ordinario, ma piuttosto realistica.

EsasperanteDi f. Margherita-23 novembre 2010

Bolivar ha scritto un libro decisamente scandaloso, forse perchè accentua una realtà fatta esclusivamente di piacere e di affari poco puliti. Quello che lo scrittore ci presenta è l'oscuro mondo del narcotraffico colombiano, dove le aspirazioni delle ragazze consistono esclusivamente nel diventare la donna del "boss". Catalina è una ragazzina che si vede esclusa da questo mondo solo perchè il suo seno non è abbastanza procace da suscitare gli appetiti dei narcotrafficanti, per realizzare il suo obiettivo si lascia corrompere e comprare e svende la sua stessa persona. Inaspettato il finale anche se un pò affrettato.

Senza tette non c'è paradisoDi M. Giada-14 novembre 2010

Guardando la copertina e leggendo il titolo si può cadere in un tranello, si potrebbe pensare a un libro insulso e leggero. No questo libro è molto di più affronta una tematica seria con una scrittura sublime.

Brutale e veroDi g. maria-12 ottobre 2010

Catalina è una ragazzina di quattordici anni che vive a Pereira(Colombia)la sua è una realtà squallida e brutale,addolcita dalla presenza di Albeiro il fidanzatino che la coccola e aspetta pazientemente il giorno in cui "la luce dei suoi occhi" gli concederà il fiore della sua verginità. Albeiro però è povero,mentre Catalina sogna una vita fatta di sfarzo e lusso,vita che peraltro conducono le sue amiche che fanno parte di quegli "harem" abilmente costruiti dai narcotrafficanti. Catalina vorrebbe entrare nel giro,ma ha un problema:il seno troppo piccolo. Quando diventa consapevole di questa verità, rifarsi il seno per lei diventerà una vera e propria ossessione che la porterà a vendersi e a perdersi. Libro irriverente e provocatorio,che ha ottenuto molto successo tanto che in molti paesi(fra i quali l'Italia)ne sono state tratte molte fiction.

Molto crudoDi c. cristina-2 ottobre 2010

Libro apparentemente brutale,nel senso che l'argomento trattato è pericolosamente tragico e vero. Purtroppo è il racconto reale e sconvolgente di una parte della società(quella colombiana)malata e priva di valori. Leggere questo libro equivale a farsi domande essenziali ma volutamente ignorate nella nostra realtà..e poi è scritto incredibilmente bene. Da leggere.