Senza sangue di Alessandro Baricco edito da Feltrinelli

Senza sangue

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
2 gennaio 2009
EAN:

9788807720741

ISBN:

8807720744

Pagine:
83
Formato:
brossura
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Trama Senza sangue

Manuel Roca e i suoi due figli vivono in una vecchia fattoria isolata nella campagna. Un giorno quattro uomini su una vecchia Mercedes imboccano la strada polverosa che conduce alla loro casa. Come se stesse aspettando da sempre questo momento, Manuel Roca non perde un attimo e chiama a sé i due figli. Qualcosa di terribile e indescrivibile sta per accadere; qualcosa che sconvolgerà irrimediabilmente la vita di tutti, soprattutto quella della piccola Nina.

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2 di 5 su 15 recensioni

Senza sangueDi b. grazia-21 gennaio 2014

Libro molto breve, la storia è poco convicente, inverosimile e termina in maniera a dir poco stravagante e improbabile: perchè mai Nina, la sopravvissuta, dovrebbe voler fare l'amore con Tito, il suo aguzzino/salvatore, 50 anni dopo? In più, anche i personaggi sono piuttosto evanescenti. Comunque il lettore, immerso in una storia senza una collocazione temporale e locale chiara, resta catturato dalle innegabili capacità di Baricco fino a quando non arriva all'ultima parola dell'ultima pagina.

La più grande delusione targata BariccoDi b. alfio-17 febbraio 2012

Piuttosto piatto come racconto. Qualche brivido lo regala, ma nulla di nemmeno lontanamente comparabile a Novecento. Resta intatto il mio esclusivo apprezzamento per l'autore Baricco che sempre e comunque, qualsiasi sia l'argomento, snocciola parole alate che riportano alla memoria altre vite, altri respiri.

Senza sangueDi T. Paola-28 luglio 2011

Magari l'autore poteva ampliare la vicenda principale e far durare un po' di più il libro. Non è una storia che prende, e neanche una che lascia tanti segni dietro di sé. Si svolge in un imprecisato paese probabilmente sudamericano. Dove c'è una guerra civile, lì palese, ma potrebbe essere ovunque nel mondo e meno palese. Un tizio, forse dottore, forse macellaio, viene giustiziato da "guerriglieri". Si salva solo la figlia, che più di 50 anni dopo troviamo con l'unica persona di quel comando ancora in vita. E quella che, allora, le salvò la vita. Fine. Delle due idee che ho trovato, una forse più mia che consona al racconto, è quella di vedere questa storia che si racconta al tavolo del bar tra Nina e Tito. Ognuno ne ha dei brani propri ed altri che gli sono stati raccontati. Ed ognuno la racconta, ma ne escono storie diverse, come se ogni persona poi aggiustasse il filo del tempo secondo i propri bisogni di consolazione. Quasi a voler dimostrare (e noi ne siamo ben consci) che la storia la scrivono i vincitori. Chi perde, chiunque sia, ha altre storie da raccontare. L'altra è il perdono, o la riscrittura del passato togliendogli le macchie di sangue e facendolo vivere ancora, forse con dolore, ma senza "estremismi". Forse Nina alla fine perdonerà Tito, forse. Non lo sapremo e Baricco non ha interesse a dircelo. Per lui è importante il percorso mentale che fanno i protagonisti. Chi è il cattivo? Il padre o il suo assassino? Perché Tito è entrato in guerra? Tito è buono o debole? E Nina è pazza o solo dolorosamente colpita dalla vita? Ma tutte queste domande, tutto questo pensamento, annegano nelle poche righe che sì, con maestria, sviluppano qualche descrizione, qualche sentimento. Ma non entrano, non hanno né la fulminante rapidità del racconto che consente all'autore di svelare in poche righe le sue idee sul mondo. Né tanto meno la complessità del romanzo che, nell'accumulare di pagine, descrizioni e sentimenti, ci fa arrivare ad una qualche conclusione sui nostri sentimenti verso la vicenda. Così, mi è sembrata un'operazione intellettuale, senza sentimento, più che senza sangue come dice il titolo. Altro è il Baricco che mi affascina, speriamo di ritrovarlo presto.

Un'opera minoreDi P. Marco-6 luglio 2011

"L'esattezza di salverà" è una delle poche perle di questo libro, dalla storia poco convincente e poco appassionante. Nonostante Alessandro Baricco pubblichi uno dei suoi libri più corti, si può dire che questo sia uno dei più lunghi da leggere. Lontano da "City", "Oceano mare", "Seta". Ma a Baricco si perdona anche questo.

Senza sangueDi C. Lisa-20 novembre 2010

Baricco sembra aver perso il suo smalto e compone una storia cupa e nera di vendetta e rimpianto. Manca la poeticità dei suoi primi romanzi, rimane la sua bravura impeccabile di narratore.

Senza sangueDi D. cristina-9 novembre 2010

Piuttosto piatto come racconto. Salvo la figura della bambina, splendida, e la bellezza del filo invisibile che la riporterà dritta dritta dal suo salvatore/aguzzino, che ha in sé una forza inesorabile, come quella di una biglia che percorre un liscissimo piano inclinato. Il finale lascia di stucco e fa un po' riflettere.. sulla cifra che abbiamo speso per il libro!! Speventosamente truce la prima parte, quanto pervasa da una malinconia disarmante la seconda. Un libro che si può tralasciare.