Senso unico? No, doppio senso

"Questa è, o meglio, potrebbe sembrare, una storia qualunque, una vicenda capitata per caso, ad una persona qualunque, in qualunque luogo di questo mondo perennemente connesso, però è invece una vicenda reale capitata a me, vissuta da me in prima persona e che voglio raccontare, che voglio esternare nella speranza di raggiungere i più miei simili possibili, intesi come umanità, per poter coinvolgerli e, oltre che sensibilizzarli, anche in un certo senso "sollevarli" da quella pesantezza e da quel velo di tristezza mista a depressione che sembra schiacciarti inesorabilmente quando ti "capitano" certe situazioni. Ho potuto constatare sulla mia pelle, semmai ce ne fosse bisogno, che la vita non finisce mai di stupirti e il messaggio che nuovamente voglio trasmettere è quello di aspettarvi di tutto, nel bene e nel male, ma di non mollare mai, davanti a niente! Vorrei sperare quindi che i contenuti di questo libro verranno letti come un messaggio di speranza e nel contempo servire di sostegno a chi è toccato dalla stessa sorte" (l'autore)