Sei una stella

"Sei una stella" di "Keiko Konno", autrice anche di "Che carino", pubblicato dalla "Kappa Edizioni", narra le vicende amorose di due colleghi d'ufficio Sudo Hoshimi e Hirokawa; disegno abbastanza buono, storia noiosa per nulla interessante. Sudo Hoshimi e il playboy dell'ufficio, un tipo scontroso, ma se lo incontri per strada, mentre si esibisce con la sua musica, è un tipo solare e amichevole. Una sera per caso Hirokawa intravede il collega che suona e nasce per lui un interesse, prima diventano amici confidenti sulle loro avventure in amore, poi...

Dopo averci deliziato con la mini-serie "Che carino!" Keiko Konno ritorna in grande stile con una delle sue ultime fatiche, "Kimi no Na wa Star", conosciuto in Italia con il titolo di "Sei una stella". Se con che "Che carino!" ci siamo ritrovati alle prese con turbe adolescenziali e amori tra i banchi di scuola, con "Sei una stella" ci ritroviamo catapultati nel complesso mondo del lavoro giapponese. Sudo e Hirokawa sono colleghi d'ufficio che non sono mai andati oltre il semplice e freddo rapporto professionale; il primo, con una fama di scontroso rubacuori alle spalle, nasconde un carattere introverso ed insicuro, mentre il secondo, con la sua maturità e gentilezza, ha un carattere molto socievole ed altruista. Un giorno, Hirokawa scopre la passione "segreta" di Sudo, ossia fare il musicista di strada. Rimasto colpito dall'inaspettata naturalezza e solarità che sfoggia Sudo mentre canta, Hirokawa inizia ad approfondire la conoscenza con quest'ultimo, notando che sotto l'apparente scorza da "duro", Sudo nasconde una personalità sensibile ed introversa. Pian piano il loro rapporto d'amicizia si tramuterà in attrazione e poi in amore; essendo entrambi eterosessuali, il loro rapporto sarà popolato da dubbi, sentimenti contrastanti e gelosie. Keiko Konno riesce magistralmente a rappresentare la "novità" per entrambi, sia dal punto di vista sessuale che sentimentale. La storia è piacevole e coinvolgente, riesce ad appassionare il lettore e a farlo affezionare ai protagonisti, che vengono caratterizzati perfettamente. Le scene romantiche, dolci al punto giusto e mai troppo smielate, si alternano ad altre più "intense" e conturbanti, senza cadere nel volgare. Rispetto a "Che carino!" questo volume è più maturo e riflessivo, un'opera decisamente più "adulta". Lo stile di disegno della Keiko è molto particolare; ad alcuni, a primo acchito, potrebbe apparire come grossolano e poco curato, ma man mano che l'occhio si abitua a questo stile originale, i disegni risultano essere accattivanti e riescono ad esprimere alla perfezione le sensazioni e gli stati d'animo dei protagonisti. A mio avviso, questo è un volume veramente imperdibile; consigliatissimo sia a chi ama storie romantiche e molto, molto dolci, ma anche per coloro che preferiscono quel tocco di erotismo in più. A fine lettura, ve lo assicuro, sentirete una stretta al cuore per la bellezza di questa storia, che nella sua semplicità riesce a donare emozioni e sensazioni uniche.