Sei mesi, sette giorni
- Editore:
Piemme
- Traduttore:
- Portera B.
- Data di Pubblicazione:
- 22 gennaio 2013
- EAN:
9788856626896
- ISBN:
8856626896
- Pagine:
- 472
- Formato:
- rilegato
Trama Sei mesi, sette giorni
Quello su cui David R. Gillham ci fa riflettere con il suo romanzo d’esordio dal titolo Sei mesi, sette giorni, riguarda l’etica e la morale. Cosa saremmo pronti a fare per salvare la vita ad una persona? Cosa saremmo disposti a perdere, per aiutare una persona innocente ed indifesa? Siamo nella Berlino del 1943, la città è abitata praticamente da sole donne, dato che quasi tutti gli uomini sono arruolati e impegnati a combattere. Anche il marito di Sigrid Schrüder è lontano da casa, al fronte. Lei è una stenografa e vive assieme alla suocera, con cui non ha un buon rapporto. Il regime nazista, intanto, si fa sempre più protagonista di brutalità e nefandezze. Sigrid riesce a celare il disgusto per le atrocità perpetrate dal nazismo rifugiandosi in un cinema. Qui si ritaglia un momento, lontano dall’orrore della quotidianità, in cui poter rivivere un ricordo che le resterà per sempre. Il ricordo di quell’uomo, che ha conosciuto proprio in quel cinema, con cui ha vissuto una storia d’amore. Una passione durata sei mesi, durante i quali ha riscoperto quella felicità sopita da anni di matrimonio. Lei non ha potuto rinunciare ad incontrare quell’uomo nemmeno quando ha scoperto che era ebreo e nemmeno quando lui le ha chiesto di aiutarlo in questioni ritenute illegali. Ora che l’uomo è svanito nel nulla da un giorno all’altro, lei ha improvvisamente capito che non è più possibile fare finta di nulla, fingere di non vedere le crudeltà che la circondano. Lei dovrà compiere delle scelte in grado di cambiare il destino di molte persone. Con Sei mesi, sette giorni David R. Gillham, racconta una storia coinvolgente che fa riflettere.
Recensioni degli utenti
Da leggere-4 dicembre 2013
Un libro davvero bellissimo che coinvolge fin dalle prima pagine. Protagonista del racconto è Sigrid, una donna ariana che aspetta il ritorno del marito dalla guerra vivendo una logorante routine fatta di lavoro e dall'opprimente convivenza con la suocera. Unico svago di Sigrid è il cinema, ed è proprio lì che incontra Egon. L'uomo fa uscire Sigrid dalla solita routine facendole dimenticare qualsiasi ostacolo, anche di razza, poichè lui è ebreo. I due si innamorano e Sigrid dovrà per forza fare una scelta. Un racconto che consiglio a tutti i romantici. Mi è piaciuto davvero tanto.