Descrizione La scuola giusta. In difesa del liceo classico
Studiare il greco e il latino ha ancora un senso oggi? Il liceo classico è una scuola «vecchia», che deve essere completamente rivista o tutt'al più riservata ad una circoscritta élite di alunni? Federico Condello, docente di Filologia greco-latina all’Università di Bologna e autore, risponde a queste e ad altre spinose domande sul rapporto tra il liceo classico e questa nostra epoca moderna in La scuola giusta. In difesa del liceo classico.
In un mondo che dà sempre maggiore risalto alle materie scientifiche, in cui Cina e India hanno programmi scolastici ed universitari avanzatissimi per lo studio della matematica e delle discipline correlate, perché mantenere viva un’istituzione che predilige lo studio delle lingue antiche, il greco e il latino, a scapito dell’inglese, della chimica o della fisica? Condello, in questa sua arringa, guida i lettori attraverso la creazione e la storia del liceo classico, evidenziando il patrimonio culturale che questa istituzione si propone di tramandare, dando agli studenti una formazione a tutto tondo che sia in grado di prepararli alla loro carriera futura, qualunque essa sia. Tramite i ragionamenti del grecista possiamo comprendere le motivazioni che rendono il liceo classico non solo un esperimento distintivo della storia italiana, ma anche una risorsa inestimabile e poco sfruttata per favorire l’eguaglianza scolastica.
È necessario, quindi, superare i preconcetti di coloro che considerano questa istituzione obsoleta e capire e preservare le peculiarità del liceo classico che, come scrisse Umberto Eco, “consente di immaginare quello che non è stato ancora immaginato; e questo distingue il grande architetto dal più modesto dei geometri.”