Scuola di basket in carrozzina

“C’era una volta la Pallacanestro…”
Un giorno poi si pensò di applicare questo magnifico Sport come terapia per persone disabili, per permettere il recupero delle allora dette “funzionalità residue” di ex-combattenti che la guerra aveva reso disabili.
Oggi lo sport del Basket in Carrozzina è praticato, per scelta, anche da atleti così detti “normodotati” e sono migliaia i giocatori e le giocatrici che in molti Paesi lo praticano.
È fonte di ispirazione e attrazione per una moltitudine, sempre crescente, di sportivi, di semplici appassionati, di atleti e di tecnici.
E come in ogni sport il lavoro, il perfezionamento costante e il mantenimento di un adeguato livello di performance, ma anche il divertimento e la gioia di muoversi e di esprimersi, costituiscono il modo migliore per trarne adeguatamente soddisfazione.
Tutte le difficoltà, la preparazione psicologica, il condizionamento fisico, la preparazione tecnica, le spesso difficoltose dinamiche del contesto di squadra, tutto il lavoro necessario, non semplice, porta a risultati esaltanti, in termini di spettacolarità e “pienezza” dell’esperienza che il Basket in Carrozzina può offrire a chi lo pratica e chi lo segue.
Il testo vuole illustrare questo gioco a un pubblico sia di neofiti sia di appassionati e operatori che, per loro curiosità, vogliano “conoscere” come un giocatore si prepari per praticare questa attività.
Particolare attenzione viene data alla Classificazione Funzionale degli Atleti: come si opera, quali sono gli elementi da conoscere e considerare affinché un giocatore possa ottenere un punteggio di gioco e come il Regolamento consenta di creare un punteggio di squadra. Un sistema ideato e realizzato per permettere a tutti gli atleti di esprimersi al meglio, secondo il proprio potenziale, in competizioni eque dal punto di vista sportivo.
Si presenta la preparazione fisica e tecnica per i giocatori e per la squadra, attraverso la spiegazione di esercizi e piani di allenamento.
Si considerano le implicazioni motivazionali e metodologiche che una disciplina sportiva come questa porta nella sua realizzazione: il testo, nella sua natura didattica, si rivolge al mondo della scuola e all’università, quali imprescindibili interlocutori e strumenti di diffusione per il gioco e le sue possibili applicazioni.
La Pallacanestro in Carrozzina, quindi, sport agonistico e palestra di vita.
Un gioco nel quale l’attiva realizzazione del potenziale residuo personale consente all’atleta di esprimersi attraverso le proprie abilità in un contesto di squadra, dove il contributo di ciascuno è indispensabile.
Vista e conosciuta con questi “occhi”, è una disciplina che, in maniera privilegiata, è portatrice di valori educativi di grande rilevanza, dai quali sempre più persone possono trarre utili insegnamenti e motivi di crescita personale.

Tommaso Mattioli
Laureato in Scienze Motorie – Attività motorie preventive ed adattate all’Università di Urbino nel 2004. Docente di Educazione Fisica, con abilitazione al sostegno didattico, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, ha svolto servizio in scuole di tre diverse province italiane (Ancona, Cuneo, Lecco). Attualmente in utilizzo su Progetto Nazionale: è referente per le attività motorie e sportive scolastiche e attività per il supporto e sostegno al benessere degli alunni per l’Ufficio Scolastico di Lecco. Ha collaborato con l’Università di Bergamo come tutor nei percorsi di abilitazione all’insegnamento delle Scienze Motorie e Sportive per Docenti. È supervisore di progetti per l’implementazione delle attività motorie nelle scuole primarie. Autore di articoli in alcune riviste di educazione fisica e sportiva. È stato tecnico allenatore (allievo allenatore e allenatore nazionale) per la S. Stefano Sport di Porto Potenza Picena (MC) per la squadra di Basket in Carrozzina fino al 2008, con partecipazioni al Campionato nazionale di Serie A e a competizioni internazionali: coppa Vergauwen e coppa Brinkmann, vinta con il S. Stefano Sport nel 2006 a Vigo (Spagna). Da sempre appassionato di Sport, è anche tecnico istruttore di Nuoto e di Atletica Leggera.