Gli scrittori inutili. Sette lezioni e quarantanove casi
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Narratori della Fenice
- Edizione:
- 2
- Data di Pubblicazione:
- 3 giugno 2010
- EAN:
9788860885715
- ISBN:
886088571X
- Pagine:
- 200
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Racconti
Trama Gli scrittori inutili. Sette lezioni e quarantanove casi
Diventare anche solo scrittori a volte non è facile. Ma chi voglia diventare scrittore inutile deve esercitarsi. Esistono le scuole per questo. Una scuola di scrittura che si rispetti introdurrà l'allievo al vizio, che è raccomandato, e sarà perciò formata da sette docenti come le materie, ovvero i vizi, insegnabili. Per compilare questo manualetto un allievo principiante si è sottoposto alle sette lezioni dei sette maestri: di lussuria, gola, avarizia, accidia, invidia, ira e superbia. E, combinando i vizi con le evenie ha raccolto e ordinato, come spiega una tabella in calce alle Avvertenze, i quarantanove casi possibili. Ci sono scrittori che vivono con bambole gonfiabili e hanno uno o più allievi, gonfiabili; scrittori schiavi di altri scrittori; scrittori in disuso mantenuti presso case editrici; scrittori che non contano, scrittori sull'albero, scrittori alti e scrittori pinguini. Al termine, la "lezione", in modo che, seguendo i precetti, coloro che aspirano all'invitante occasione possano accedervi agevolmente. "Occorre insistere... fin che improvvisamente non si apre una nuova visuale e si resta lì, muti, molli e incapaci del tutto." Un piccolo inferno dantesco dipinto con il tocco leggero, divertito e un po' amaro, di Ermanno Cavazzoni. Di cui sono ospiti tutti quelli che, non sapendo come destreggiarsi nella vita, hanno pensato che il mestiere dello scrittore non gli sarebbe stato proibito.
Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile
Recensioni degli utenti
Pessimo-11 novembre 2010
La tecnica di incrociare vari moduli per formare quarantanove racconti è simpatica per i primi dieci minuti ma dopo un po' diventa patetica e ripetitiva. Le singole storie sono quasi tutte fini a se stesse e il libro non si legge facilmente.
Pessimo-6 luglio 2010
La tecnica di incrociare vari moduli per formare quarantanove racconti è simpatica per i primi dieci minuti ma dopo un po' diventa patetica e ripetitiva. Le singole storie sono quasi tutte fini a se stesse e il libro non si legge facilmente.