Scritti sui giardini

Del "vivere in villa" il giardino è ingrediente necessario, e la stagione delle "ville venete" si prolunga durante tutto l'Ottocento: nell'affrontare questa duplice problematica, il volume propone la riedizione dei testi (oggi pressoché introvabili) di Antonio Caregaro Negrin (Vicenza, 1821-1898) sull'arte dei giardini, campo privilegiato dell'indagine teorico-pratica in cui si è cimentato l'architetto paesaggista, uno dei più originali e prolifici del secolo XIX in Italia, che ha lasciato anche ampia e preziosa testimonianza in giardini e parchi privati e pubblici, specialmente nel Veneto, dove tra l'altro progettò l'esemplare "città-giardino" di Schio. Entrando nel vivo del dibattito europeo tra i formal gardeners e i landscape gardeners (ovvero tra due modelli opposti di giardini: quello formale e quello paesaggistico), Caregaro Negrin assume una posizione di equilibrio, optando per un giardino eclettico, rispettoso della cultura della committenza, ma soprattutto dell'identità del sito, con il quale viene a dialogare in perfetta armonia tramite la scelta dei percorsi, dei giochi d'acqua, dell'arredo architettonico e plastico e del patrimonio botanico, formando un'unica composizione paesaggistica.