Lo scandalo della stagione di Sophie Gee edito da Neri Pozza

Lo scandalo della stagione

Editore:

Neri Pozza

Data di Pubblicazione:
4 ottobre 2007
EAN:

9788854502086

ISBN:

8854502081

Pagine:
368
Formato:
brossura
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Trama Lo scandalo della stagione

L'estate del 1711 sta per finire in Inghilterra e già si annuncia la saison londinese, la stagione dei balli e dei ricevimenti: giorni cruciali per accasarsi, stringere nuove amicizie, sognare imprevedibili risalite sociali o tramare insospettabili congiure. La regina Anna, protestante ma discendente dagli Stuart, è saldamente sul trono, e i cattolici si avventurano di nuovo tra le strade della capitale, dalla quale anni addietro sono stati ignobilmente scacciati con la legge delle Dieci Miglia. Qualcuno sogna il ritorno di un monarca Stuart, e cospira segretamente per riportare in Inghilterra Giacomo III, ma la maggior parte dei cattolici sembra occuparsi di un solo nobile scopo: prendere parte alla saison. Così è, ad esempio, per Alexander Pope, giovane rampollo di una famiglia cattolica rifugiatasi a Binfield. A quattordici anni, Alexander si è gravemente ammalato e le lunghe notti di coma febbricitante gli hanno lasciato la schiena curva e una sensibilità fuori del comune. Scrive poesie e spera ardentemente di diventare un poeta così famoso da essere accolto a braccia aperte da Teresa Blount il giorno in cui la chiederà in sposa. Ma Teresa, bella e impertinente nipote di Sir Anthony, non lo degna di alcuna considerazione. Nutre l'aperta speranza di accasarsi a un buon partito grazie alla saison e teme soltanto la comparsa della bella cugina Arabella Fermor. Quello che Teresa non sa è che il cuore di Arabella è già di uno dei giovani più ambiti di Londra: Lord Robert Petre.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 1 recensione

Lo scandalo della stagioneDi R. Grazia-9 novembre 2010

Dunque, il libro in teoria parla di un breve periodo della vita di Alexander Pope. E vabbé, poteva anche avere un senso. In pratica, è una specie di romanzone rosa con un sovrappiù di abbondanti copule sparse.Mi ha fatta inorridire, come sempre, la consueta e irrevocabilmente prosaica ossessione inglese per il denaro e per le infinite sfumature delle classi sociali, nonché il continuo descrivere, per tutta la narrazione, i moventi più gretti delle azioni dei personaggi: invidia, desiderio di schiacciare gli altri, vanità, vacuità. Approfondimento psicologico, affresco storico, punto di vista dell'autore, ironia: non pervenuti. Tempo (quasi) perso.