Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La diagonale
- Data di Pubblicazione:
- 24 settembre 2015
- EAN:
9788838933844
- ISBN:
8838933847
- Pagine:
- 529
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Fascismo e Nazismo
Descrizione Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato
È quasi automatico immaginare la prigionia di Antonio Gramsci come un monotono decennio di isolamento intransigente e intellettualmente operoso. Una condizione movimentata soltanto da difficili e rarefatti contatti con l'esterno e da una assai controversa partecipazione al dibattito politico. A render ancor meno esatte certe correnti rappresentazioni ha contribuito la continua polemica su colpe, responsabilità o tradimenti. "Lo scambio" è l'accurata ricostruzione della detenzione di Gramsci e soprattutto dei ripetuti tentativi di liberarlo (a lungo ignorati o negati). Una ricostruzione che aiuta a caratterizzare meglio la vera immagine di un grande pensatore e leader politico, prigioniero del fascismo e di tempi terribili. L'obiettivo è quello di fare chiarezza di visioni mitiche o, all'opposto, di dietrologie complottarde. Ma non è la polemica il suo obiettivo, bensì riuscire a districare l'ingarbugliata matassa dei fatti che condussero alla fine a "come Gramsci non fu liberato". I tentativi furono un certo numero, operati da più parti (Gramsci per primo), condotti da diversi agenti, con vari intermediari e per via di trattative sotterranee che si intersecavano con affari diplomatici e questioni di politica internazionale; tutti naufragati a causa di errori e di illusioni, per l'invincibile avversità di Mussolini, per l'indifferenza sostanziale di potenze politiche, ed inoltre per il convergere di circostanze ostili, piccoli calcoli politici contrari, ingenuità.
Recensioni degli utenti
Una ricognizione documentata -26 novembre 2015
L'ho letto con piacere attenzione, non assegnando la quinta stella per una leggera ridondanza o ricorsività dei documenti e delle questioni, anche se effettivamente sono visti con prospettive diverse giustificate ogni volta. L'autore mostra una ricchissima conoscenza dei documenti, anche se non pare appartenere alla cerchia degli specialisti dell'Istituto Gramsci, e una capacità di interpretazione personale, anche sulle figure minori, come E. Piacentini, a me noto.