La sarta di Mary Lincoln

È la storia di un’amicizia e di una forma di libertà quella raccontata dalla scrittrice Jennifer Chiaverini in La sarta di Mary Lincoln. Con una narrazione illuminante e precisa, la narratrice americana in cima alle classifiche di vendite del New York Times per settimane, ci riporta nella Washington dell’Ottocento dove la moglie del celebre Presidente Lincoln scelse tra tante lavoranti Elisabeth “Lizzie” Keckley come sarta personale e modista per affrontare i grandi eventi con la giusta eleganza. Da qui nasce la storia di Lizzie e di Mary Todd Lincoln, una donna forte che decide di regalare la libertà a questa giovane e piccola schiava proprio in nome di un’amicizia che si snoda tra i tessuti e i corpetti, tra parole non dette dietro alla seta o segreti svelati dietro ad un merletto. La devozione della sarta alla moglie del celebre Presidente è assoluta e totale e questo Mary Todd ben presto lo capisce e rende Elisabeth una sorta di testimone della sua vita privata e della sua vita a volte noiosa e a volte frustrante alla Casa Bianca. La sarta di Mary Lincoln è il racconto inedito e interessante di un rapporto non solo di amicizia, ma anche matrimoniale tra Abraham e sua moglie, vissuto attraverso gli occhi della sarta che più di tutti stette vicino alla presidentessa, consigliandola, a volte persino accompagnandola nei momenti ufficiali della White House. Gli eventi tragici americani di quegli anni si susseguono e fanno da sfondo alla storia mentre l’amicizia tra le due donne cresce e porterà Lizzie a supportare Mary Todd nella tragica perdita del suo primo figlio e persino nella morte di Abraham Lincoln. Tratto da una storia vera e da documenti realmente esistiti e riportati dalla stessa Keckley in un libro di memoires questo è anche il racconto di una schiavitù e poi di una libertà guadagnata con devozione e con fedeltà commisurata. Con le movenze di un racconto cinematografico la Chiaverini ci conduce alle atmosfere ottocentesche di un’America diversa, lontana e le fa rivivere attraverso lo sguardo acuto e le piccole mani sempre in movimento di La sarta di Mary Lincoln.