Russia. Il complotto del KGB di Aleksandr Litvinenko, Jurij Felstinskij edito da Bompiani

Russia. Il complotto del KGB

Editore:

Bompiani

Collana:
Overlook
Data di Pubblicazione:
21 marzo 2007
EAN:

9788845259012

ISBN:

8845259013

Pagine:
291
Formato:
brossura
Argomento:
Controllo politico e libertà
Acquistabile con la

Descrizione Russia. Il complotto del KGB

Rigorosamente documentato, scioccante e subito censurato in Russia, questo libro spiega ciò che è davvero accaduto nell'ex Unione Sovietica dopo il crollo del comunismo. Ed ecco allora una storia "altra" rispetto a quella ufficiale, una storia inquietante costruita pezzo su pezzo dalla volontà di potenza dei servizi segreti di uno dei paesi più grandi e (ancora) misteriosi del pianeta. I dati del problema sono: la creazione all'inizio degli anni novanta di società legate al commercio del petrolio e alla criminalità organizzata, con lo scopo di sabotare le riforme liberali di Yeltsin; il conflitto con la Cecenia, pilotato grazie ad attentati terroristici miranti a far accettare all'opinione pubblica l'inevitabilità della guerra; l'ascesa inarrestabile di Putin, il nuovo "zar" del Cremlino, e la strategia della tensione messa in atto per creare una forza politica indipendente, sottratta a ogni controllo del partito e della collettività. Questo libro rivela per la prima volta, in forma completa, con maggiore tensione che in una spy story, ma con la drammaticità di una testimonianza che è costata all'autore - Aleksandr Litvinenko - la propria vita, i retroscena delle decennali vicende dei servizi segreti russi.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 17.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

A chi ha pestato i piedi Litvinenko?Di M. Andrea-26 luglio 2010

Ho acquistato il libro perché da tempo cercavo una lettura che potesse gettare un minimo di luce sulla vicenda che ha visto protagonista Aleksandr Litvinenko, la cui tragica morte per avvelenamento da polonio-210, avvenuta a Londra, lo vide catapultato nei notiziari di mezzo mondo. Litvinenko, senza mezzi termini, accusò Vladimir Putin di essere il mandante del suo assassinio, oltre che di quello della giornalista Anna Politkovskaja. E' comprensibile, pertanto, la curiosità scaturita verso un suo libro, la cui pubblicazione in Russia è attualmente proibita. Come è lecito aspettarsi, un testo scritto da un ex-agente dell'FSB (l'attuale nome del vecchio KGB, di cui Putin è stato direttore fino al 1999), non ha nulla a che vedere con l'agente segreto alla James Bond. "Il complotto del KGB" è un'indagine abbastanza asciutta, relativamente breve, e tutto sommato circostanziata, su una realtà cruda, sanguinaria e, come ogni fenomeno umano, spesso grottescamente imperfetta. Il nucleo principale dello scritto ruota attorno al ruolo coperto dall'FSB nell'attuale guerra con la Cecenia, e il dito puntato dell'autore, non senza una nutrita serie di elementi a supporto, mira a dimostrare che alcuni terribili "attentati terroristici" avvenuti entro il territorio russo, con palazzi abitati da civili riempiti di esplosivo, altro non erano che operazioni pianificate dall'FSB, al fine di seminare opportuni indizi che conducessero ad una pista cecena. Di stratagemmi pretestuosi per scatenare conflitti, si dirà, la storia è disseminata: ma quanto spesso abbiamo potuto ascoltare la voce di chi ha vissuto dall'interno, e da vicino, realtà così vere eppur così insopportabili?