Il rumore dell’amaro amore

Il rumore dell’amaro amore è l’ultimo capitolo della saga “IL RUMORE ...”, la Collana di Opere alla quale l’Autrice ha dato la definizione di Teatro Mentale.
Ciò che si evidenzia in questo ultimo tratto della strada che percorrono i nostri protagonisti, i personaggi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare sin dal primo momento in cui li abbiamo incontrati: Zeffiria e Giorgio Alberti, Conte e Contessa Delle Rose, Leone e Ursula Pavesi, sono i sentimenti, confusi e ambigui che investono tutti, e sui quali, fatalmente e irrimediabilmente, incombe il loro passato – OSCURO GURGITE! come direbbe E.A. Poe – e le posizioni assunte per orgoglio o per vigliaccheria, gli accadimenti dovuti al caso, all’inevitabile concatenarsi di eventi oppure all’inedia, alla sciatteria, alla distrazione, concorrono alla loro difficile redenzione e determinano la veste del loro futuro, una veste che, sia nel bene quanto nel male, loro stessi si sono cuciti addosso, in figura, aderente e stretta come una seconda pelle, tanto aderente e stretta che potrebbe rischiare di togliere loro il respiro.
Il testo, come tutti i testi narrati con sapiente maestrìa dall’Autrice, non ci lesina i colpi di scena, ed è un agro-dolce altalenante di sentimenti e di stati d’animo che spaziano, indisturbati e indomiti come un cavallo selvaggio nella sconfinata prateria, a volte schizofrenici e strabici, che si snodano tra il dire e il non dire, l’euforia e la tristezza, la depressione e l’esaltazione.