Rover e il pupo bello grosso. I Ridarelli

Continua la saga "Il trattamento Ridarelli" scritta dal celebre scrittore irlandese Roddy Doyle. Rover e il bambino grasso grasso è l’ultimo esilarante capitolo di una serie divenuta famosa in tutto il mondo e che ha accompagnato i bimbi in un mondo fantastico dove i ridarelli sono esseri piccoli e pelosi, capaci di cambiar colore a seconda di ciò cui si avvicinano, simpatici e bonari, ma spietati e inflessibili con gli adulti che compiono un qualche torto ai danni dei bambini. E badate che il torto non deve necessariamente essere enorme: basta essere un po’ disonesti, magari bugiardi, approfittarsi un po’ di loro, punirli arbitrariamente o troppo severamente, non considerarli degni di rispetto e considerazione. Lo sguardo dei Ridarelli è lo stesso dei piccoli: ciò che appare ingiusto a loro equivale a ciò che ritengono ingiusto i loro protetti. Qui li troviamo alle prese con una nuova divertente avventura dove il bambino grasso grasso è scomparso e solo il cane Rover accompagnato dal suo nipotino Pasticcio riuscirà a salvarlo. Cosa accadrà al colpevole di tutto questo? Semplice, gli si riserva il Trattamento. Ed il trattamento consiste nel finire dritti dritti, con le proprie scarpe, in un bel mucchio di disgustosa, appiccicosa cacca di cane. Ogni volta che una mamma, un papà, una maestra, un amico di famiglia o chicchessia pesta un escremento canino potete starne certi: ha qualcosa di cui vergognarsi e i Ridarelli gli hanno riservato la giusta punizione. Con Rover e il bambino grasso grasso, Roddy Doyle regala nuovamente una storia divertentissima e paradossale che fa del non-sense il suo punto di forza. Età di lettura: dai sei anni.