Rosa d'aprile

Questo libro con semplicità, anche se lo stile è arcaico e intenso, riesce a rendere romantico il momento della lettura. La Heyer trova una protagonista semplice già nel pieno del matrimonio, e cerca di trovarne l'amore all'interno dello stesso, dopo che lui e lei si sono sposati. Diverso ma bello.

Per due volte cominciato e per ben due volte abbandonato. Questo è stato il mio primo e ultimo tentativo di leggere la Heyer, troppo impersonale il suo stile, troppo poco enfatica la storia che non trasmette la minima emozione, nemmeno mettendoci tutta la concentrazione del caso sono riuscita a non perdermi in questo meandro di sensazioni senza nè capo nè coda.

Avevo sentito parlare molto bene di Georgette Heyer, e poi la trama di questo romanzo mi ispirava molto. Purtroppo la mia esperienza è stata così deludente, che non ho mai più letto nulla della Heyer. Questa storia appare confusa e senza un minimo di logica narrativa, per non parlare poi dei personaggi di una piattezza caratteriale sconcertante.

Non riesco a dare un giudizio più positivo a questo libricino, nonostante non sia del tutto da evitare. Il romanzo è gradevole e leggibile, solo che la trama non decolla, due coniugi che dubitano l'uno dell'altro sul motivo che gli ha spinti a sposarsi, amore o denaro? Non riuscendo a dirselo chiaramente dovranno aspettare che i guai che sono dietro l'angolo, grazie alla prodigalità di lei e alla sventatezza della sorella di lui li spingeranno a chiarirsi e a capire cosa si cela realmente nei loro cuori.

Lettura gradevole e leggera, le poche pagine non annoiano ed una protagonista alquanto svampita e con le mani bucate riesce anche a strappare un sorriso. Non il miglior romanzo della scrittrice, non paragonabile con il gioco degli equivoci, consiglio questo libricino, ma non è sicuramente imperdibile, visto che la storia è poco strutturata.

Si può amare perdutamente qualcuno, sposarlo e ignorare che anche l'altra metà della coppia provi gli stessi identici sentimenti? Leggendo questo romanzo parrebbe proprio di sì... I protagonisti, pur profondamente innamorati l'uno dell'altra sin dal loro primo incontro, giungono al matrimonio nella reciproca convinzione di non essere corrisposti e di essere arrivati all'altare per ragioni di mera convenienza, economica per la famiglia di Nell, di vanto per la bellezza della consorte per Cardross. Grazie alle azioni squilibrate di Dysart, fratello di lei e alla stoltezza di Letty, sorella di lui, con buon aiuto da parte delle impagabili intromissioni del cugino Felix, la foschia si diraderà e si comprenderà la verità delle circostanze. Banale.