Rivoluzioni americane. Una storia continentale, 1750-1804

La rivoluzione americana è spesso raffigurata come un evento sorto da nobili principî, la cui chiave di volta, la Costituzione, forní l’impalcatura ideale per una nazione prospera e democratica. Questo libro è un autorevole ma ben diverso racconto della fondazione della nazione americana. L’aumento delle rivalità continentali tra imperi europei e i loro alleati nativi si propagò nelle colonie della Gran Bretagna come un incendio, alimentato dalle condizioni locali, devastante e difficile da soffocare. Il conflitto si innescò sulla frontiera, laddove i coloni chiedevano a gran voce di spingersi a ovest nelle terre indiane, andando contro le restrizioni britanniche, e nelle città della costa, dove le élite commerciali boicottarono le politiche fiscali britanniche. Quando la guerra scoppiò, la brutale violenza della guerriglia si allargò da New York fino alla Carolina, resa cruenta da divisioni interne e dallo scontro con la Gran Bretagna. Taylor ritrae con abilità il ruolo giocato da Francia, Spagna e dai nativi e racconta in modo esaustivo gli avvenimenti bellici, mescolando con grande maestria storia politica, sociale, economica e culturale.