La rivolta dei vampiri

Ancora a Roma, Victoria si scontra contro i seguaci del demone Akvan che è disceso sulla terra dopo la distruzione del suo obelisco, avvenuta nel precedente libro della saga dei Gardella e con l'arrivo a sorpresa di sua madre accompagnata dalle amiche. Tra caccia e corteggiatori, Victoria si mette nei guai e mentre Max elimina Akvan, lei finisce nelle mani di Beauregard, l'avo di Sebastian che ne vuole fare una non morta in ogni caso la sua morte rimane ancora incerta.

Terzo libro della saga. Anche questo per niente noioso o scontato ma sempre più appassionante, perché questa volta Victoria sarà colpita da più parti, le sue battaglie saranno sempre più cruente mettendo sempre più alla prova le sue capacità di cacciatrice e il suo spirito di sacrificio. Si trova ancora a Roma, perché nonostante la sconfitta di Nedas il pericolo per i mortali non è affatto finito. Il pretendente al potere Beuaregard, prozio di Sebastian è in agguato nel suo piano per acquistare il poter assoluto su tutti i vampiri, mentre Akvan, il demone che è stato liberato dopo la distruzione dell'obelisco mira ad aprire una misteriosa porta chiusa con tre chiavi, di cui una è stata tramandata al primo dei Gardella, Gardelius, poi passata in mano ad Eustacia e ora misteriosamente scomparsa. Victoria dovrà andare alla ricerca di Sebastian nella speranza che lui possa trovarla, e rincontrandolo dovrà far fronte ai suoi sentimenti contrastanti nei suoi riguardi. Sa che il suo destino non prevede un matrimonio con figli e che al massimo potrebbe trovarsi un amante consapevole della sua situazione e pronto ad accettarla. Potrebbe essere Sebastian, ma il ritorno di Max, la sua mancanza le fa capire che ha bisogno anche di lui, che da sola non può farcela. Nel frattempo arrivano a Roma anche sua madre con le sue amiche e non passerà molto tempo prima che queste vengano usate dal male per mettere in trappola Victoria e assoggettarla. In questo terzo capitolo il finale sarà eccezionale, diverso da quello che ci si puo' aspettare, del tutto inatteso e imprevedibile. Forse finora è il finale più bello e quello che meno ci fa intuire cosa possa accadere negli altri due libri della serie.

Terzo capitolo dell'avvincente saga de "Le Cronache dei Gardella", in cui la cacciatrice Vittoria si trova a Roma, durante il Carnevale e la Quaresima, affiancata dai "soliti noti" Sebastian Vioget (i cui tanti misteri verranno finalmente svelati) e Max Pesaro per sventare una minaccia demoniaca contro l'umanità. A mano a mano che continuo a leggerne i romanzi di cui è costituita, la saga diventa sempre più appassionante, avvincente, ricca di colpi di scena e tanto, tanto sentimento.

La scena storica è descritta nei minimi dettagli, ma sotto il punto di vista culturale... Gli abiti, le feste, le case, le usanze del periodo vittoriano sono raccontate benissimo, tanto da invogliarti a leggere altro sul periodo. Saga bellissima!

Ho sempre pensato che gli uomini debbano essere un misto tra Max, il freddo cacciatore, e Sebastian, l'amante inaffidabile e per di più Gardella come Victoria. Il libro ha una buona suspance peccato io lo abbia letto a singhiozzo per miei problemi, ma si legge tutto d'un fiato e poi ci sono scene piaccanti e terribilmente romantiche. Il libro che piace a me... ma con riserva :P

In questo volume se ne vedono di tutti i colori, dalle lacrime alle risate, dai tormenti e patimenti agli altarini semi svelati e maggior schieramento dei personaggi e della loro caratterizzazione. I personaggi, dai minori ai protagonisti stessi si evolvono e maturano i loro intrecci personali fino a rendere questo libro un tripudio di audiance e di attenzione da parte di chi ormai non può far a me no di proseguire la lettura.