Trama La rivolta dei paggi o l'arte di prosternarsi davanti al sovrano
L'originalità del carattere russo, in una narrazione piacevole e arguta, ricca di paradossi. Chi sono i paggi e perché attentano alla vita di Alessandro Magno? E ancora, quale l'ideologia che lega il potere all'adulazione? In questo racconto Prjachin si affida a due voci narranti, una femminile e l'altra maschile: da un lato, l'epoca di Alessandro Magno raccontata da una prigioniera egizia; dall'altra, la Russia degli ultimi decenni resa attraverso le parole da un giornalista, voce dell'autore. Se la donna fa rivivere l'antico impero di Alessandro restituendolo con una scrittura vivace e attuale, il protagonista maschile ripercorre gli eventi del tardo impero sovietico e gl'inizi della nuova Russia, con riferimenti a noti fatti di cronaca come il tragico attacco terroristico al teatro della Dubrovka a Mosca e i conflitti nel Caucaso. Il libro si snoda lungo un suggestivo parallelo fra due mondi che, sebbene divisi da millenni, mostrano analogie sorprendenti.