Alla ricerca della memoria. La storia di una nuova scienza della mente di Eric R. Kandel edito da Codice

Alla ricerca della memoria. La storia di una nuova scienza della mente

Editore:

Codice

Traduttore:
Olivero G.
Data di Pubblicazione:
19 maggio 2011
EAN:

9788875781637

ISBN:

887578163X

Formato:
brossura
Argomenti:
Intelligenza e ragionamento, Scienze: opere divulgative
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con o la

Descrizione Alla ricerca della memoria. La storia di una nuova scienza della mente

In che modo il terrore provato da un bambino nel sentire i colpi dei nazisti alla porta di casa, la vigilia della Notte dei cristalli, si è impresso come una cicatrice nel tessuto molecolare e cellulare del cervello, con una forza tale da consentirgli di rivivere quell'esperienza a decenni di distanza? La memoria ha guidato la vita e il lavoro di Eric Kandel, e proprio con questa domanda inizia la sua autobiografia, un viaggio alla scoperta di ricordi personali e scoperte scientifiche, dai pionieristici esperimenti con la lumaca marina Aplysia fino all'avvento dell'ingegneria genetica e delle biotecnologie. Decenni di ricerche che hanno dimostrato come il consolidarsi della memoria produca modificazioni fisiologiche nel nostro cervello, sviluppando e consolidando nuove connessioni sinaptiche tra i neuroni. "Se vi ricorderete qualcosa di questo libro" ci avverte Kandel, "è perché dopo che avrete finito di leggerlo il vostro cervello sarà leggermente diverso".

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4 di 5 su 1 recensione

Alla ricerca della memoriaDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Kandel è parecchio conosciuto nel mondo accademico per essere tstao nobel per la medicina nel 2001, qui si cimenta su un libro sulla Shoah e sulla diaspora di tanti cervelli ebrei verso gli Stati Uniti durante il nazismo: Kandel, ebreo viennese, spiega bene come i suoi studi sulla memoria abbiano strettamente a che fare con questo, con il ricordo della sua Vienna e di come fu costretto a lasciarla per poi ritrovarla molti anni dopo retribuendo a suo modo il Kultusgemeinde grazie al cui denaro suo padre era riuscito a mettere in salvo lui e suo fratello oltreoceano. Ma il libro è anche un'avvincente ricostruzione della nascita e dello sviluppo della neurobiologia novecentesca, di come progressivamente la comunità scientifica si sia resa conto che l'elettrofisiologia non spiegava tutto sulla comunicazione che i neuroni intrattengono e dalla quale dipende la nostra attività cognitiva e motoria e che la biochimica forniva in tal senso delle risposte a dir poco interessanti. Il ruolo dei neurotrasmettitori, dei canali-ionici, della codifica proteica dischiudono così in maniera sempre più convincente ai ricercatori le basi biologiche anche dei processi mentali più complessi e in questo modo forniscono anche indicazioni su come intervenire farmacologicamente sui disturbi di questi processi (dal Parkinson, alla malattia di Alzheimer, fino alle malattie psichiatriche) . Infine, si può leggere Alla ricerca della memoria anche come uno straordinario insegnamento per i ricercatori di qualsiasi età: Kandel vi trasferisce le sue idee sul significato e la bellezza del fare scienza, l'importanza dello scambio con i colleghi, la sensazione di far parte di un'avventura comune, la convinzione che qualsiasi progetto di ricerca per essere ritenuto realmente significativo ha bisogno di soddisfare due fondamentali condizioni: 1) essere sufficientemente complesso da richiedere un tempo abbastanza lungo di realizzazione; 2) costringere il ricercatore a muoversi in aree disciplinari in cui il suo approccio disciplinare sia costretto a ibridarsi con altri differenti approcci. Certo, al centro del volume stanno però le scoperte di Kandel, quelle che gli hanno fruttato il Nobel. Si tratta di ricerche lunghe almeno trent'anni in larga parte trascorsi a studiare l'apprendimento e la memoria di una lumaca marina, l'Aplysia, che ha il vantaggio di essere dotata di un sistema nervoso sufficientemente semplice da poter essere studiato e di cellule nervose abbastanza grandi da poter essere visibili ad occhio nudo e da poterci piantare degli elettrodi. Lo studio dei meccanismi di assuefazione e abituazione di questa lumaca porta Kandel a distinguere i meccanismi neurali che ne contraddistinguono la memoria a breve e lungo termine: la prima caratterizzata da una modifica funzionale del potenziale intersinaptico, la seconda da modifiche strutturali delle relazioni intersinaptiche stesse tra i diversi neuroni. La prosecuzione dei suoi studi porterà Kandel ad attribuire questa seconda modificazione al ciclo di una proteina, l'AMP ciclico, in conformità con la teoria della trasmissione del segnale del "secondo messaggero" di Sutherland. Il fatto che gli stessi meccanismi presiedano alla formazione della memoria umana apre uno squarcio sulla possibilità di capire quali processi biochimici ne stiano alla base, quali disfunzioni stiano alla base dei disturbi che con la perdita della memoria sono connessi e di conseguenza quali possibilità di cura su base farmacologica sia possibile immaginare. Un libro bellissimo, avvincente come un romanzo, che mi fa rimpiangere di non essermi iscritto alla facoltà di Medicina.