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Regina Jonas. Una vita da rabbino-9 febbraio 2012
Le pagine del saggio di Ada Prisco: "Regina Jonas. Una vita da rabbino", ed. Medea, Pavia 2011 affrontano per la prima volta in forma monografica la figura di Regina Jonas, una donna dotata di grande forza d'animo e ispirata a corrispondere ad una chiamata molto nobile, diventare rabbino. La perseveranza con cui ha perseguito questo obiettivo l'ha aiutata a guardare con superiorità morale alle tragedie che avvenivano attorno a lei, fino a colpirla direttamente. Persino nel campo di concentramento di Terezin Regina offre ai prigionieri la parola della consolazione e si adopera per organizzare il tempo, perso altrimenti nell'assurdità del non senso. Conoscerla meglio può interessare sicuramente agli esperti del settore, agli studiosi, ma il libro, breve, semplice nella forma e corredato di spiegazioni, può essere letto proficuamente da chiunque, considerando soprattutto che si concentra, nella sua ultima parte, sull'attualità dell'insegnamento di questa donna morta ad Auschwitz a 42 anni. Si presenta nella forma del saggio, ma pone in sequenza le scene narranti della vita della protagonista, facilitando la lettura. L'ampiezza spirituale con cui Regina ha vissuto nella Germania nazista, la tenacia con cui ha continuato, nonostante tutto, a seguire i propri sogni, e la vicinanza amorevole e al contempo essenziale che manifestava a chi entrava in contatto con lei, sono in grado di parlare ancora oggi a chiunque.