Principii. Una storia d'amore cristiana. Libro II

Il libro di Pietro Adamo intitolato "Principii" è da centellinare, come si fa col buon vino, perché è un volume che riverbera bellezza, in ciascun verso di ogni terzina ed è frutto di un lavoro di assimilazione e di personalizzazione sia del percorso dantesco sia, soprattutto, della ragionevole fede che sostiene la vita e il pensiero del Sommo Poeta. Dante è inimitabile e chi tenta di riprenderlo ne scimmiotta il talento, scopiazzandone lo stile e le idee. In questo caso, invece, l'autore ha scritto un poema nuovo, leggendo il quale si è aiutati a comprendere il significato della propria vita e della storia: questo è segno inequivocabile di "graziosa" novità inventiva, di profonda saggezza, di radicata fede in Gesù Cristo, di amorevole sequela alla Santa Chiesa. A me sta facendo tanto bene e, pertanto, ne consiglio la lettura e la meditazione a chi abbia un po' di destrezza con i testi poetici.

Ho letto con attenzione e grande interesse il volume Principii. Libro II, di Pietro Adamo, un libro di versi colti, profondi, documentati, appassionati. Nel momento che vive la Chiesa cattolica essi apportano grande slancio spirituale ed ecumenico. L'autore è riuscito a mettere insieme Lutero, Eck, Melantone, Calvino (magistralmente chiamato il faccendier di Dio) , Zwingli, Carlostadio, Bullinger, il Cardinale Newman e altri ancora; ha fatto crollare barriere, oggi insignificanti ma sempre resistenti, discutendo saggiamente e apertamente di Virtù Cardinali e Teologali, di fede e opere, di giustizia unica e duale, di giustificazione e Grazia, di Santa Cena, dei vari significati della Scrittura: tutti temi caldi che per secoli hanno causato fratture in seno alla Chiesa cattolica. Pietro Adamo ha affastellato con argomenti seri non solo gli uomini ma le Chiese: luterana, calvinista, battista, metodista, anglicana (le divisioni sono presenti tra le stesse chiese protestanti) ; ha innalzato Calvino a grande unificatore e sostenitore dei non vedenti; e tutto con un'apertura universale degna dei Padri della Chiesa più illuminati. Ho trovato inoltre molta poesia nella descrizione meticolosa della struttura, del movimento delle Barchette e nell'abbraccio amichevole dei Riformatori. E che dire poi delle utilissime indicazioni in nota, capaci di far accostare al testo il filosofo e il teologo, il poeta e lo scienziato; e del vastissimo corredo bibliografico da lasciare senza fiato i più esperti studiosi della problematica. Non esagero se dico che questi volumi (Libro I e Libro II) in consessi accademici determinerebbero il passaggio naturale alla cattedra di insegnamento. Conosco l'autore e so che ha scritto per altre e più onorevoli motivazioni e che può essere fiero del risultato, della sua determinazione e dello straordinario apporto offerto alla cultura letterario-religiosa. Il modello ispiratore è Dante, a cui Adamo si accosta con proficua umiltà. Dal Maestro egli riesce a ricavare fonti, linguaggi, nuove idee in direzione di una poesia dai profondi e universali significati. Un volume che concretizza il dialogo attuale tra letteratura e teologia e lo orienta verso un'arte restia alle resistenze pregiudiziali incoraggiando soprattutto le risorse provenienti dall'ascolto nei riguardi dell'alterità. Francesco Diego Tosto Il prof. Francesco Diego Tosto è Titolare della Cattedra di Letteratura Italiana presso l’Istituto “Galileo Galilei”, Docente di Storia della Chiesa Moderna e di Metodologia presso l’I.S.S.R. “S. Luca” di Catania. Autore di Opere di grande spessore scientifico-storico-teologico elencate nella Bibliografia di questo libro.