Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori di Paolo Di Stefano edito da Rizzoli

Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
5 maggio 2010
EAN:

9788817033732

ISBN:

8817033731

Pagine:
417
Formato:
rilegato
Argomenti:
Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900, Industria editoriale
Acquistabile con la

Descrizione Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori

Nelle officine di Mondadori e di Rizzoli, di Einaudi e di Bompiani, di Garzanti e di Feltrinelli, fino ai microlaboratori di e/o e di minimum fax. Quarant'anni di lavoro editoriale raccontati dalle voci dei protagonisti. Nel retrobottega dell'editoria troviamo i maggiori scrittori italiani e stranieri, più spesso al ristorante o in trattoria che in redazione, con le loro debolezze e le passioni, gli umori e i malumori. Leggere questa memoria orale della letteratura contemporanea è come trovarsi faccia a faccia con Oriana Fallaci che in cucina prepara un fritto di pesce, con Alien Ginsberg che si lancia su un piatto fumante di ravioli, con Sciascia che mette mano al portafogli prima di chiunque, con Simenon che aborre gli oggetti di colore verde, con Ellroy che in piena notte, a Milano, urla: "Sono il cane pazzo della letteratura!", con Kerouac sbronzo tra le braccia di mamma-Nanda (Pivano), con Terzani che saluta un amico per l'ultima volta. E poi: Moravia, Morante, Bufalino, Gadda, Calvino, Soldati, Kundera, Rushdie, Harris, Grisham, Eco, Biagi, Manganelli, Bunker, Tamaro, Allende, Tabucchi, Vàzquez Montalbàn, Doris Lessing, Arbasino, Tondelli, Ammaniti e tanti altri. Tutti scrittori che non avete mai visto così da vicino.

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4 di 5 su 1 recensione

Potresti anche dirmi grazieDi G. Silvio-8 luglio 2011

La variegata fauna del mondo editoriale italiano, un frullato di molte personalità: editori puri, manager editoriali che cambiano di continuo casa editrice, autori che più stravaganti di così si muore e che anche loro cambiano. Li troviamo continuamente in pagine diverse, raccontate da diversi editor. Con una serie infinita di aneddoti. E con un grande rimpianto per l'editoria che fu e il rammarico che oggi conta più il marketing. Ma si supererà anche questo e sono contento di aver acquistato questo libro, anche se non l'ho mai visto in nessuna classifica.