Un posto perfetto di Penelope Lively edito da Guanda
Alta reperibilità

Un posto perfetto

Editore:

Guanda

Edizione:
3
Traduttore:
Piazzetta C.
Data di Pubblicazione:
17 giugno 2010
EAN:

9788860882417

ISBN:

8860882419

Pagine:
326
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Un posto perfetto

Una grande villa edoardiana nella provincia inglese: il nido di una famiglia felice. Cuore di Allersmead è Alison, madre archetipa, custode del focolare e cuoca meravigliosa; Charles è invece un padre distante e sarcastico, assorto in se stesso e nei libri che scrive; poi ci sono Ingrid, la ragazza alla pari che è rimasta trent'anni, e loro, i bambini, certo ora cresciuti, ma la casa è così piena di ricordi - le foto nelle cornici, le tazze con il nome - da far pensare che non se ne siano mai andati. E invece ognuno ha preso la propria strada: Gina reporter televisiva, Sandra con la sua boutique in Italia, Roger e Katie oltreoceano, Clare in giro per l'Europa con la compagnia di danza. Solo Paul è rimasto, il figlio più grande, sempre in bilico tra un nuovo lavoro precario e le ricadute nella droga. Allersmead è la casa dell'infanzia, delle feste di compleanno in giardino, degli anniversari intorno al tavolo della cucina. Di tanto in tanto, però, sui ricordi, e sulla vita presente, si allunga l'ombra di un fatto del passato - una nota stridula nell'allegria di Alison, una battuta inaspettata dell'enigmatica Ingrid - rimasto chiuso per anni in un cassetto come i vecchi vestiti di Carnevale, custodito dall'enorme casa ora un po' trascurata e malmessa, muta testimone di una famiglia che forse non è come tutte le altre.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Da evitare...Di b. valentina-13 marzo 2012

Non comprendo tutto l'entusiasmo che è scaturito da questo romanzo, a mio parere, scialbo e inconsistente. Una saga familiare che nulla ha a che vedere con le grandi saghe familiari cui ci hanno abituati Franzen e Coe. I personaggi sono a malapena caratterizzati, e le aspettative non sono affatto soddisfatte anche dal punto di vista stilistico.

Un posto perfettoDi b. Billy-11 agosto 2011

Leggere la Lively è sempre una esperienza sè stante, unica ma lascia una impressione di grande serenità; entra nelle vite di un microcosmo e ce lo descrive in maniera intensa, accattivante, completa. Le verità si scoprono lentamente, come sipari che si aprano a poco a poco, svelando aspetti forse insospettabili altre volte prevedibili, ma inevitabili e mostrandoci ogni personaggio nella luce più obiettiva, fatto di pregi e difetti. Ad Allersmead, vecchia e grande casa di campagna della provincia inglese, hanno vissuto gli Harper, anacronistica famiglia del XX secolo, che sembra uscita da un quadretto dell'età vittoriana. Madre angelo del focolare, dedita alla cucina e ad accudire i sei desideratissimi figli (quattro femmine e due maschi) mentre il marito sta chiuso nello studio a scrivere libri coltissimi che solo pochi leggeranno. C'è anche una signora svedese, Ingrid, ex ragazza alla pari giunta quando il primogenito era appena nato, e mai ripartita, nonostante siano passati quaranta anni da allora. La casa non è più quella di una volta, ovviamente. Solo Paul, il primogenito, è rimasto a viverci con i genitori ed Ingrid, perché non riesce a trovare un lavoro stabile. E' la pecora nera della famiglia, mentre gli altri sono sparsi per il mondo appresso ai lavori più disparati: reporter, medico, ballerina, direttrice di una boutique... Il tempo è passato e ha cicatrizzato certe ferite, mentre ha lasciato altri interrogativi insoluti. Per esempio, come fanno Charles e Alison, così male assortiti, a tirare avanti insieme da 40 anni? Lui sarcastico, lei apparentemente ingenua come una ragazzina di dieci anni? Lui silenzioso e taciturno, lei sempre allegra e chiacchierona? Lui incurante di tutto, lei mamma chioccia? Attraverso i ricordi e i racconti di ogni personaggio, scopriamo come la realtà non sia mai univoca per tutti (qualcosa di simile a quanto già mostrato dalla Lively ne La fotografia), ripercorriamo il tempo avanti e indietro, scopriamo memorie scomode e memorie piacevoli, e riflettiamo su come siano difficili i rapporti tra fratelli in un gruppo così numeroso e su come sia cambiato il concetto di famiglia negli ultimi quaranta anni. Spesso i fatti "sommersi" si rivelano meno importanti di quanto si temerebbe portandoli alla luce, perché la vita è stata costruita, giorno dopo giorno, su una rete di relazioni ormai consolidate, di consuetudini, di affetti silenziosi ma tenaci, qualunque sia la scomoda verità che giace dietro il sipario.

Impareggiabile LivelyDi F. Eliana-27 gennaio 2011

Un libro in cui, apparentemente, non succede nulla: solo il dipanarsi nel tempo della vita di una famiglia perfetta, tra le stanze, le vetrate colorate, i caminetti, il giardino di un'accogliente e decorosa villa edoardiana. I protagonisti (sei figli, i due genitori, una "tata") si alternano sulla scena del racconto con i loro pensieri, le loro riflessioni, offrendoci una visione della realtà dalle mille facce. La patina di perfezione si incrina, aprendo squarci di verità su una famiglia tutt'altro che perfetta. Il lettore, padre, madre o figlio che sia, non può che ritrovare un po' di se stesso.