Ponylandia. Equitazione dai 4 ai 6 anni

L'autrice ha confezionato un libro prolisso in cui canta le lodi dell'equitazione fatta dai bambini dai 4 ai 6 anni, nuovo fenomeno alla moda che serve solo per mantenere a galla stucchevoli e ipocriti pony club dove il bambino è attirato grazie al cavallo. Fine ultimo dalla maggioranza dei titolari di queste strutture, che andrebbero chiuse e che data la crisi annaspano per mancanza di lavoro, e delle politiche assurde delle federazioni è inculcare la nefasta politica de "l'equitazione per tutti", concetto assolutamente errato. Nonostante l'autrice sia un medico(sic...), ignora che nella fase psicologica, dai 4 ai 6 anni ben descritta da Piaget, il bambino trasferisce - anche sui cavalli - attribuzione e simbologie che non hanno attinenza con la realtà percependo il cavallo in modo completamente snaturato, come giocattolo addirittura. Mettere poi un bambino di quella fascia di età su un cavallo è da criminali in quanto il suo sviluppo psicofisico non è terminato. Purtroppo in Italia il concetto che l'equitazione è ARTE è andato dimenticato, tanto è vero che lo sfacelo ormai è evidente. Libro inutile, scritto male, che non fa altro che continuare a elogiare questa cattiva equitazione che vuole il bambino protagonista assoluto, quando in realtà bisogna approcciare i bambini ai cavalli dai 14 anni in su. Da dire poi che l'autrice si preoccupa tanto del bambino a cavallo, ma non si preoccupa lei di come monta, visto che usa finimenti altamente coercitivi come il chiudibocca e la martingala, portando chi scrive questa recensione al pensiero che l'autrice non sia a conoscenza dei basilari della tecnica equestre. È quindi da ipocriti pensare ai bambini a cavallo e non preoccuparsi di come si rischia di spaccare la bocca al cavallo che si monta.

Innanzitutto ho trovato il libro non solo elementare ma tecnicamente scadente. L'autrice dimentica che il bambino dai 4 ai 6 anni si trova in una fase psicologica in cui il cavallo non viene percepito per quello che realmente è, ma investito di energie libidiche, simbologie, e attribuzioni che nascono dall'universo cognitivo di un essere quale il bambino in questa fase, acerbo. Da dire poi che consigliare l'Equitazione ai bambini di questa età comporta uno scadimento assoluto dell'Arte Equestre e serve solo per ingrassare le tasche dei soliti pony club che per rimanere aperti devono attingere al mare magnum dei bambini, ma senza fare un buon lavoro di tecnica, visto che bimbetti di manco sei anni vengono fatti montare con morsi e chiudibocca in strutture in cui l'equitazione è solo la scusa per tirare su soldi. Libro assolutamente inutile e deleterio.