Pomodori rosso sangue

C'è una ragazza avvolta nella bandiera italiana, in piazza, in una grande città. Ha in mano un pomodoro. I campi e le baraccopoli sono lontani, lo sfruttamento dei lavoratori della terra non si vede. Il cibo è quella cosa pulita che la grande distribuzione ci mette davanti. Cosa c'è di più? genuino, sano e 'made in Italy' di un pomodoro? Ma quel pomodoro prodotto in Italia, raccolto molto spesso da persone che non hanno la cittadinanza italiana, non è sano: gronda sangue, le mani della ragazza ne sono piene. L'invisibilità di chi lo coltiva viene d'improvviso esposta, l'ipocrisia e l'indifferenza sono, almeno per il tempo della performance in piazza, reazioni non consentite. La ragazza è Diletta Bellotti, si è inventata una campagna choc di informazione, "Pomodori rosso sangue". Il suo impegno proseguirà? senza sosta, sul territorio, in rete e sui giornali, dal 2019 a oggi. Questo libro è il suo racconto.