Poisiandu

Vittorio Gangemi è nato a Palmi, paese che ama e che non ha mai lasciato se non per un breve periodo in cui, in età giovanile, ha vissuto a Torino, dove, però, si è reso conto che nel capoluogo piemontese, non si poteva condurre una vita a misura d'uomo per come egli interpreta il senso del vivere. Infatti è troppo forte il suo attaccamento alla natura per potersene distaccare. Così, a Palmi, nella sua accogliente casetta di periferia, egli si dedica alle due sue grandi passioni: il collezionismo di oggetti antichi, in special modo monete di tutte le epoche e la poesia, che lo ha portato a scrivere due gradevoli pubblicazioni a carattere prevalentemente bucolico, proprio per quel suo naturale attaccamento alle cose della natura. Per lui perdersi in un tramonto, osservare il verde delle piante, ascoltare il canto degli uccelli nel meraviglioso silenzio mattutino, fa parte di quello stile di vita che ha sempre ricercato. Infatti, anche in questo suo secondo libro emergono con naturalezza tutte queste sensazioni che riescono a trasportare il lettore in un mondo dove, oltre alle cose già dette, c'è anche quel sentimento: l'amore, che muove il mondo e che l'autore descrive, svincolandolo anche dagli anni che inesorabilmente passano e che non riescono comunque ad intaccarlo.