Il poeta e i pazzi. Sei casi del poeta detective Gabriel Gale
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili. Romanzi e racconti
- Traduttore:
- Ballini F.
- Data di Pubblicazione:
- 1 dicembre 2010
- EAN:
9788845264276
- ISBN:
8845264270
- Pagine:
- 182
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Racconti
Descrizione Il poeta e i pazzi. Sei casi del poeta detective Gabriel Gale
Chi è il poeta e chi il pazzo? È, il poeta, un genio dell'immaginazione sempre in bilico sull'orlo della follia o piuttosto è il pazzo a esplorare la dimensione poetica dell'esistenza ai confini della ragione? Non cercate una risposta in voi, ma trovate la soluzione nella penna irriverente e ironica di Gilbert K. Chesterton: una raccolta di otto racconti, che hanno come protagonista Gabriel Gale, poeta-detective a caccia di ambigui criminali, figure bivalenti macchiate dal reato ma a loro volta vittime della pazzia. Ma lo stesso Gabriel, investigatore della mente umana, risolve i misteri lottando contro la ragione. Egli è, infatti, anche un poeta, è un artista, e in lui la razionalità lascia spesso il posto all'immaginazione. Come un funambolo cammina sulla corda tesa sopra l'abisso che separa sanità e pazzia, realtà e menzogna, per far scoprire al lettore che la soluzione più semplice, la più logica, non è mai quella giusta. Perché anche la ragione, a ben guardare, troppo spesso si rivela una trappola.
Recensioni degli utenti
Ci vuole un pazzo per rimanere sani-24 settembre 2011
A cosa può servire un poetapittore stralunato, perennemente con la testa tra le nuvole, per risolvere un delitto? Chesterton ribalta l'idea di investigatore "alla Sherlock Holmes" (qui ancor più che nei memorabili racconti di Padre Brown) riportandoci alle situazioni in cui la semplice ragione non è sufficiente a svelare il mistero. Gabriel Gale ripete di saper riconoscere un folle istinto omicida essendosi egli stesso avvicinato più volte all'orlo della pazzia, ma riuscendo sempre a ritovare la "via di casa". Un po' come il preteinvestigatore Padre Brown afferma di essere in tutto uguale a un assassino, tranne nella volontà di compiere l'atto finale. Si ribalta così la scoperta del giallo: più che al delitto in sè si guarda all'animo con cui è stato compiuto, e il più delle volte si comprende l'Uomo condannando le idee insane che l'hanno spinto al gesto. Che a ben guardare sono quelle (vedi l'assoluta fede nel progresso scientifico) su cui si fonda la società moderna.