Pluto vol.8

Quasi tutti i misteri vengono risolti e si arriva allo scontro finale con Pluto e il suo creatore. Rimane la tristezza di aver perso degli amici e un senso di incompiutezza. Pluto è un'opera ricca, in tutti i sensi: di personaggi, di storie, di emozioni Non esistono "buoni" o "cattivi": solo la vita e le nostre esperienze possono determinare il nostro modo di agire e di comportarci. Fa riflettere molto e su tanti argomenti e da questo già si può capire che è un lavoro di alo livello. Sembra strano a dirsi ma mi sento un po' orfana, nonostante ci abbia messo poco a leggere l'intera serie. Un manga d'autore che consiglio caldamente.

Attualmente, Urasawa Naoki è il mangaka di maggior successo. Almeno fuori dal Giappone come vadano le vendite nelle isole del Sol Levante lo sanno gli esperti. Gli stessi esperti, e appassionati, che giunti alla fine di Pluto sospireranno soddisfatti. Per gli altri la faccenda è diversa. Pluto è l'omaggio reso dall'astro nascente Urasawa all'Astro Boy di Tezuka Osamu (1928-1989), nume tutelare del fumetto nipponico. Dunque, se conoscere Astro Boy non è indispensabile per apprezzare Pluto, di certo aiuterebbe parecchio. Il che già infastidisce il lettore comune, che a volte prova la stessa sensazione di chi inizia a vedere un film dalla metà. Né aiutano le postfazioni calorose scritte da esperti giapponesi - Panini ha tradotto integralmente la versione originale di cui pare sempre sfuggirci il punto fondamentale. Deve dipendere dal fatto che non tutti venerano Tezuka. Ma tutto ciò sarebbe irrilevante se la storia in sé reggesse davvero. Purtroppo, dopo centinaia di pagine raccolte in 8 volumi (poco, secondo gli standard giapponesi) in cui abbiamo visto uccisioni, momenti di straziante emotività, personaggi ambigui e robot buoni come il pane, la soluzione del whodunit appare molto abborracciata. Delude, insomma. E, omaggio o non omaggio, chi ha pagato ogni volumetto 7,50 (troppo, tra l'altro), ha il diritto di non essere contento. Comunque, il disegno di Urasawa pulito e realistico, ci risparmia almeno gli usuali, e per molti insopportabili stilemi dei manga. Accontentiamoci.

Con questo volume si chiude anche quest'ultimo capolavoro di Urasawa. Gli appassionati non possono perdersi la nuova pubblicazione "happy" sempre edita da panini comics.