I piccoli fuochi
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Traduttore:
- Sanvito L.
- Data di Pubblicazione:
- 13 ottobre 2016
- EAN:
9788838935732
- ISBN:
8838935734
- Pagine:
- 543
- Formato:
- brossura
Descrizione I piccoli fuochi
Martin Bora, il nobile soldato della Wehrmacht, sente sempre una grande nostalgia quando è costretto a rivedere, nel fuoco della guerra e nel piombo dell'occupazione, i luoghi dove visse la sua dorata gioventù. Siamo a Parigi, nell'autunno del 1940; Bora era stato inviato nella ex Ville Lumière invasa dagli "amabili conquistatori", per un incarico adatto a un uomo colto come lui: controllare le mosse di Ernst Jünger, il grande scrittore, l'eroe della patria, l'amante della guerra, che però ha col regime di Hitler un infido rapporto. Ma presto, non senza sollievo, lascia la città per una nuova missione. È stata uccisa la moglie bretone, e ricchissima, di un commodoro della Marina del Terzo Reich, per giunta amico del capo supremo dei servizi Canaris, nonché uomo vizioso e dalle molte amanti. In casi come questi le alte sfere si rivolgono a Bora per il suo acume di investigatore, nonostante la sua mente sia troppo libera. In Finistère, Martin rincontra Jünger, che sembra votato a incomprensibili fini, e avvia il suo lavoro affondando lo scandaglio dell'inchiesta nei tanti piccoli fuochi accesi dall'indipendentismo bretone: fatto di tradizionalismo celtico, strani riti, croci calvario e "case maledette". Ma è la pista giusta? A cosa mira il grande Jünger ? E chi è veramente quello strano bretone, quel prete spretato capace di riaccendere ad uno ad uno tutti i fantasmi da cui il rigido ufficiale sassone è inseguito?
Recensioni degli utenti
Bello, ma....-30 gennaio 2017
Bretagna, seconda guerra mondiale, 1940, nella Francia occupata, il capitano Martin Bora dell'Abwehr (Servizio segreto dell'esercito) viene inviato dal suo capo come investigatore. Deve scoprire chi ha ucciso la moglie del Commodoro Jacobi, donna ricchissima e bretone. In realtà deve anche spiare lo scrittore Junger, amato in patria e detestato dai poteri forti, in odor di complotto. Non è un libro di guerra, ma di mistero e spionaggio: tutti spiano tutti e Martin dovrà guardarsi alle spalle sopratutto dalla Gestapo e dai suoi accoliti. Molta carne al fuoco, forse troppa, fra magiche atmosfere, indipendentisti bretoni, (che non sono francesi), francesi incavolati e Marina Tedesca, preti spretati e spiriti maligni. Atmosfera densa, che ricorda i libri della Vargas. Bello da leggere, ben scritto ma forse esagerato, con troppi personaggi e troppa oppressione magica, oltretutto ambientato all'inizio dell'autunno, periodo desolante di suo con nebbie persistenti e piogge improvvise. Pastor comunque è bravissima a descrivere paesaggi e atmosfere ambientali. Il suo personaggio, Martin Bora, viene descritto ancora giovane e per certi versi immaturo, lontano dallo scafato colonnello dell'ultima campagna italiana, quando sarà testimone della disfatta tedesca.