Perché il lavoro fa schifo e come migliorarlo di Cali Ressler, Jody Thompson edito da Elliot

Perché il lavoro fa schifo e come migliorarlo

Editore:

Elliot

Collana:
Antidoti
Traduttore:
Bernabei F.
Data di Pubblicazione:
24 giugno 2008
EAN:

9788861920514

ISBN:

8861920519

Pagine:
256
Formato:
brossura
Argomento:
Modelli e pratiche di lavoro
Acquistabile con la

Descrizione Perché il lavoro fa schifo e come migliorarlo

Questo libro esamina i motivi che rendono la maggior parte dei luoghi di lavoro poco funzionali e propone un metodo nuovo (e sorprendentemente efficace) per eliminare le false convinzioni che impediscono di sviluppare appieno le potenzialità del lavoratore. Secondo questo metodo il dipendente è pagato per la quantità di lavoro che produce, non per la porzione di vita che regala. Questa semplice idea contribuisce a sviluppare un personale più stimolato, concentrato, disciplinato e, soprattutto, soddisfatto. Ormai il concetto tradizionale di lavoro (40 ore settimanali, lunedì-venerdì, 9-17) è superato. Vediamo persone inadeguate alle loro mansioni che vengono promosse solo perché arrivano prima e si trattengono più a lungo di tutti gli altri. Partecipiamo a lunghissime, e molto spesso inutili, riunioni dove sopportiamo colleghi che pongono domande insulse solo per sottolineare la loro presenza. Viviamo nella cosiddetta "Era dell'Informazione", della tecnologia che avvicina le persone, ma nella sostanza la natura del posto di lavoro, gli orari e la presenza obbligata dietro una scrivania non sono cambiati dall'"Era Industriale", quando la catena di montaggio esigeva la presenza fisica dell'operaio. Non è necessario che lavoratori e aziende stravolgano la propria natura per attuare questa rivoluzione: basta cambiare modo di lavorare.

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4 di 5 su 1 recensione

L'evoluzione del lavoro: ansie, illusioni, angosceDi P. Alberto-10 dicembre 2015

Il libro presenta una nuova metodologia di lavoro: il ROWE(Results Only Work Environment), ovvero l'ambiente di lavoro basato sui risultati. Questo metodo innovativo è stato elaborato e adottato a partire dal 2001 dalla Best Buy, azienda americana specializzata nella vendita e nella distribuzione di prodotti informatici e tecnologici, premiata nel 2004 dalla rivista Forbes come azienda dell'anno. La proposta rivoluziona i principali assiomi e luoghi comuni riguardanti il lavoro: all'azienda il lavoratore vende la propria capacità di produrre risultati, non il suo tempo. Quest'ultimo appartiene unicamente al lavoratore, e deve essere da questo gestito in totale e piena autonomia: il lavoro è un qualcosa da fare, non un luogo fisico dove recarsi. La proposta è destinata a creare forti e aspre contrapposizioni fra legittime speranze di autonomia, disillusioni e rinnovate ansie di sempre più pervasivi e onnipresenti sfruttamenti.