Perceber. Romanzo eroicomico
- Editore:
Fandango Libri
- Collana:
- Fandango tascabili
- Data di Pubblicazione:
- 11 febbraio 2010
- EAN:
9788860441362
- ISBN:
8860441366
- Pagine:
- 800
- Formato:
- brossura
Trama Perceber. Romanzo eroicomico
Se l'ambizione è uno dei tratti imprescindibili di cui uno scrittore deve dar prova fin dall'esordio, allora si può dire che Leonardo Colombati si presenta sulla scena letteraria italiana come uno dei più talentuosi narratori della sua generazione. Perceber - il suo primo romanzo - è una fantasmagoria postmoderna intrisa di amore per la vita in cui vengono mescolati con assoluta spregiudicatezza generi, epoche, luoghi, citazioni (dalla Cabala al Rock, dalla Letteratura alla Gastronomia, dalla Politica alla Pornografia), personaggi reali ma anche fantastici, e soprattutto febbrili ossessioni. Forse la ragione per cui Colombati ha voluto dare al romanzo il titolo di Perceber, la città ebraica tardo-medievale in cui si svolge parte della narrazione, si spiega con l'impossibilità di chiamarlo con il nome dei due veri protagonisti del libro: Roma e il Ventunesimo Secolo. Non ricordo - almeno nella storia più recente del romanzo italiano - un narratore che abbia cercato di raccontare Roma in un modo così fascinosamente truculento. La Roma di Colombati è enorme, spettrale, afosa, ma ha il pregio di essere assolutamente vera e assolutamente a noi contemporanea. Colombati, amando Petronio, Caravaggio, Belli, Moravia, Fellini, ha tentato di servirceli in salsa pynchoniana (A. Piperno).
Recensioni degli utenti
Perceber. Romanzo eroicomico-14 luglio 2011
Fatevi un regalo, acquistate questo gigantesco malloppo. Vi sono racchiuse ogni tipo di fantasmagorie, di allogarie, ma soprattutto, diverete. Un Monstrum di Filomatia. Colombati dischiude e profonde medievalisticamente (inteso enciclopedicamente) la sua devozione per Pynchon e la sua ammirazione per Joyce, Borges, Eco, il divin Marchese e (forse) D'Arrigo in un Libro che si fa Libro dei Libri, Civitas absentiae Dei, Roma e Campanella. Extraordinario a dispetto dei numerosi refusi che la prima edizione riporta.